
I ragazzi dell'Istituto Marcelli di Foiano
Prato, 12 ottobre 2019 - Ci sono robottini educati dagli studenti per insegnare l'inglese ai bambini, classi che hanno riprodotto la loro scuola in 3D inserendo per ogni aula un personaggio storico con cui dialogare, oppure ragazzi che hanno ricostruito in maniera virtuale gioielli di archeologia industriale come la Gualchiera di Coiano.
Progetti di innovazione realizzati in classe durante l'orario scolastico, storie e testimonianze dirette di quanto oggi la tecnologia sia fondamentale per l'apprendimento. Questo e tanto altro nella giornata dedicata all'apprendimento digitale, organizzata da Aid Prato e dalla sua presidente Manuela Zacchini. Ad Officina Giovani 27 padiglioni, 40 relatori e 31 scuole per un totale di 2500 persone tra addetti ai lavori, esperti, docenti, studenti e genitori arrivati da tutta la Toscana. Tra gli ospiti, oltre alle istituzioni rappresentate dal sindaco Biffoni anche Marco Berardinelli, responsabile education per Google Italia e Ikrame Daouane, customer manager di Microsoft.
Moltissimi i progetti presentati dagli istituti della provincia, dalle primarie come la scuola Ancelle Sacro Cuore di Prato e la Merope Tozzi di Montepiano a praticamente tutti gli istituti comprensivi, con lavori che spaziano dalla robotica alle stampanti 3D, dal QRCode alla grammatica, alla geometria. Tra i protagonisti il liceo artistico Brunelleschi, Livi, Gramsci Keynes, Buzzi e Cicognini Rodari. Ma anche il Marconi: la 4A ad esempio ha riprodotto in 3D la vecchia Gualchiera, con i macchinari di un tempo. Una specie di museo virtuale che ci riporta indietro nel passato. Attraverso il progetto nascerà poi una raccolta fondi per aiutare il recupero della Gualchiera.
Il liceo Lorenzini di Pescia invece ha dato vita a un modello di apprendimento che catapulta all'interno di realtà virtuali. Una sorta di viaggio educativo in luoghi lontani nel tempo e nello spazio, con tanto di testi, video e immagini incorporati per approfondire ogni argomento, dalla matematica, all’italiano, dalla storia al latino.
E poi ancora: i ragazzi dell'istituto Marcelli di Foiano hanno programmato un'intelligenza artificiale, animando un robot capace di parlare – e insegnare – quasi tutte le lingue del mondo, ma anche ballare la Macarena oppure chiedere una carezza sulla testa per passare allo step successivo. Altro che lezioni barbose e studenti terrorizzati dalle interrogazioni. La (buona) scuola è anche questo: tecnologia, sviluppo, apprendimento rapido e divertente, progetti utili nelle aule e per l'intera comunità.