Le imprese vanno in pressing: "Occorre intervenire subito. Serve lo stato di emergenza"

Anche ieri i camion hanno impiegato quasi due ore per raggiungere Prato da La Pusignara. Industriali e artigiani scrivono al ministro Salvini. Matteini Bresci: "La Regione ci aiuti".

Le imprese vanno in pressing: "Occorre intervenire subito. Serve lo stato di emergenza"

Le imprese vanno in pressing: "Occorre intervenire subito. Serve lo stato di emergenza"

Industriali e artigiani della Val di Bisenzio si sono rimboccati le maniche e stanno cercando, come possono, un modo per non fermare il flusso della produzione. Ma sanno che non sono sufficienti le loro forze. Così, oltre a portare le loro richieste al tavolo di crisi locale, hanno deciso di richiedere un intervento urgente a Matteo Salvini, ministro della Infrastrutture e dei Trasporti. Ieri Confindustria Toscana nord, Cna Toscana centro e Confartigianato imprese Prato hanno inviato una lettera a Salvini per sollecitare "interventi immediati e urgenti per superare l’emergenza, ma anche progetti concreti per realizzare alternative alla Sr325 in grado di liberare la Vallata dalla precarietà dei collegamenti". Un territorio, come hanno ribadito le associazioni, "caratterizzato da un’alta densità di imprese manifatturiere, ma anche da centri densamente abitati facenti capo ai tre comuni della vallata, coinvolgendo centinaia di imprese e 18.000 cittadini". Le aziende intrappolate sono circa 550 del settore manifatturiero, in genere piccole e molto piccole, ed altrettante sono tra commercio e servizi. Il danno calcolato dagli imprenditori tessili ammonta a circa 50 milioni al giorno di perdita di fatturato nel settore moda. Tempestiva la risposta del ministro Salvini: come si legge in una nota del ministero in cui si ricorda che "la Sr325 è di competenza della Regione", il vicepremier ha dato mandato "agli uffici del dicastero di mettersi a disposizione per supportare gli enti locali e agevolare gli interventi di ripristino della strada", dicendosi pronto "a dialogare con gli amministratori".

Le associazioni chiedono a Salvini di intervenire per l’emergenza e di "mettere a disposizione tutte le competenze e le professionalità per garantire la riapertura con la massima celerità di almeno una carreggiata" della Sr325. Un’operazione per la quale non si esclude la possibilità "di attivare le strutture del Genio militare perché possano guidare le competenze sul territorio per di individuare soluzioni che eliminino il rischio del protrarsi di questo pericoloso isolamento". Dalle frane da rimuovere ad un’ottica strategica: le associazioni ribadiscono l’urgenza di "un’assunzione di responsabilità perché sia risolto il problema della mobilità in Val di Bisenzio, passando dalla realizzazione di interventi straordinari per contenere il rischio idrogeologico, valutando con attenzione le tante proposte di interventi infrastrutturali alternativi alla Sr325". La massima apertura dal Governo è ribadita da Galeazzo Bignami (FdI), viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, che fa sapere "che Anas è a disposizione per dare supporto tecnico e operativo alla Regione e alla Provincia. Come Ministero siamo pronti ad una convocazione dei sindaci della Valbisenzio, Regione e Provincia per un confronto sulla individuazione di una viabilità alternativa". Plauso per l’interessamento del Governo giunge dall’onorevole Chiara La Porta (FdI).

Nel secondo giorno di lavoro con l’ostacolo delle frane le aziende si sono ’attrezzate’ per parare il colpo. Ieri mattina diversi camion carichi di merce tessile in uscita dalla Vallata hanno conquistato l’autostrada A1 per raggiungere il Macrolotto, passando da La Pusignara (stamani riapre a senso unico alternato). "E’ stata necessaria un’ora e 50 minuti per arrivare a Prato. I costi per i viaggi più lunghi peseranno sulle aziende, specie su quelle che pagano di più di quanto fatturano per servire i clienti – dice Riccardo Matteini Bresci del Gruppo Colle e presidente del gruppo Nobilitazione di Ctn – Non siamo in una condizione ordinaria, ma di piena emergenza, non riconosciuta dalla Provincia, almeno fino a quando la Regione non si esprime al riguardo. Sono 22mila i mezzi che transitano nelle uniche due strade aperte, Faltugnano e Schignano. Per quanto potranno sostenere il traffico? La Regione con Giani deve proclamare lo stato di emergenza".

Tema di eventuali ristori per le aziende danneggiate si ritrova in un’interrogazione orale del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi e del capogruppo Francesco Torselli. Capecchi e Torselli chiamano in causa Eugenio Giani quale commissario regionale agli eventi alluvionali e al dissesto idrogeologico. "Sono questi due aspetti a essere chiamati in causa: noi chiediamo una immediata azione che risolva le conseguenze dei movimenti franosi, creando una adeguata viabilità alternativa nell’immediato, pensando a una equa forma di ristori per le aziende danneggiate dalle continue interruzioni".

Sara Bessi