
Una nuova direttiva per contrastare il fenomeno degli abbandoni illegali e soprattutto sequestrare amministrativamente i mezzi con cui vengono portati...
Una nuova direttiva per contrastare il fenomeno degli abbandoni illegali e soprattutto sequestrare amministrativamente i mezzi con cui vengono portati in giro i rifiuti delle lavorazioni tessili in base al codice della strada. E’ quella che ha diffuso nei giorni scorsi il procuratore di Prato Luca Tescaroli a tutte le forze dell’ordine, alla polizia municipale e al dipartimento di prevenzione dell’Asl cercando un escamotage per fare in modo che i mezzi usati per lo smaltimento illegale non siano più disponibili per chi esegue gli abbandoni illeciti, sia il datore di lavoro che li predispone sia l’esecutore materiale. Secondo quanto scrive Tescaroli nella direttiva, le forze dell’ordine devono "applicare in via preferenziale" l’articolo 213 del codice della strada "riservando il sequestro penale preventivo a casi particolari in cui la polizia giudiziaria si confronterà con il pubblico ministero di turno". Quindi il mezzo usato per gli smaltimenti illegali verrà sequestrato in via amministrativa lasciando gli oneri della custodia al proprietario che se dovesse usare nuovamente il mezzo incorrerebbe in multe salate o addirittura alla sospensione della patente. Il mezzo poi verrebbe avviato alla confisca. Secondo il procuratore, infatti, il sequestro penale non porta gli effetti sperati in quanto la prescrizione, in questo tipo di reati ambientali, è piuttosto breve e i procedimenti non hanno il tempo di arrivare a conclusione. In questi casi, il mezzo così torna nelle mani dei proprietari che possono continuare a fare i loro affari illeciti trasportando i sacchi neri.