La fiera della ripartenza. Stand subito strapieni. Urso: "Ora il tessile usi l’intelligenza artificiale"

Prima giornata con tanti clienti alla kermesse che vede oltre 100 espositori pratesi. Sarti (Confindustria): "Modello vincente rispetto a Parigi". Biffoni: "Portiamo qui l’alta qualità".

La fiera della ripartenza. Stand subito strapieni. Urso: "Ora il tessile usi l’intelligenza artificiale"

La fiera della ripartenza. Stand subito strapieni. Urso: "Ora il tessile usi l’intelligenza artificiale"

Sarà ricordata negli annali come la fiera della svolta, quella tanto auspicata e costruita nel corso degli anni anche con la spinta degli imprenditori pratesi. E anche come il banco di prova della resilienza delle aziende che pur alluvionate hanno saputo mettere a punto la collezione per l’appuntamento di Milano Unica. Così l’edizione numero 38, sbanca fin dal primo giorno per affluenza di buyers e visitatori, confermando il salone negli spazi di Milano Rho come quello di riferimento per i tessuti di qualità e per l’eccellenza del made in Italy, tanto ricercato dai clienti internazionali di alta gamma e del lusso. Una conferma che mette in ombra Première Vision, in scena la prossima settimana dal 6 all’8 febbraio dove sono prenotati soltanto 20 imprenditori pratesi. Così fin dall’apertura gli stand delle 101 aziende pratesi - molte hanno anche raddoppiato o ampliato gli spazi - sono stati presi d’assalto dai clienti. Coreani, cinesi, qualche giapponese, americani, nord europei e anche francesi si sono fatti avanti per conoscere le proposte delle collezioni primavera-estate 2025. Il ritardo del Frecciarossa della mattina da Firenze (100 minuti) può aver rallentato l’arrivo dei visitatori italiani ma non di quelli stranieri "già qui alle 9 - dice Maurizio Sarti di Faliero Sarti - la differenza con Parigi sta nel fatto che la fiera milanese, sempre con prodotti di alto livello, è organizzata dagli espositori, mentre quella Oltralpe da chi vende spazi. Sull’andamento degli ordini si deve aspettare, ma la situazione dovrebbe migliorare con la seconda metà dell’anno. C’è voglia di ricominciare anche da parte dei clienti, seppure siano più prudenti e vogliono capire l’evoluzione del mercato e dei consumatori post covid". Milano Unica è "fiera emergente in continuo miglioramento e lo confermano i grandi brand, anche francesi, venuti in visita", aggiunge Giovanni Gramigni del lanificio Bisentino. Le due fiere da sempre rivali stanno assumendo connotazioni precise: a Milano si trovano prodotti made in Italy ed europei, a Parigi l’esposizione si concentra su prodotti dall’Asia e dalla Turchia.

E all’apertura, come ogni anno, il sindaco Matteo Biffoni ha voluto essere a fianco delle imprese: "Ho riscontrato un buon clima tra gli espositori - ha detto - Tante le imprese presenti, portando a Milano l’alta qualità dei nostri tessuti e rappresentando in maniera sinergica la storia del nostro distretto, fatta di innovazione, creatività e tanta passione". Il ministro Aldolfo Urso nel corso della cerimonia inaugurale ha posto l’attenzione sulle sfide dell’intelligenza artificiale per il tessile. "Presenterò in Consiglio dei ministri una informativa sul collegato alla manovra che prevede una legge quadro sulle tecnologie abilitanti per quanto riguarda le ricadute nel sistema industriale, parliamo di IA, blockchain, metaverso, realtà virtuale".

Intanto le aziende pratesi continuano a condurre ricerche ed innovazioni sul fronte della sostenibilità. Come Delfi, specializzata in tessuti in poliestere e nylon, che sta "investendo sulle certificazioni. Abbiamo ottenuto il riconoscimento Grs (Global Recycle Standard)", dicono Ilaria e Leonardo Delli. Soddisfazione per Luigi Ricceri e per i molti visitatori della prima giornata: "Si spera di proseguire sulla scia del 2023, che è andato bene". Debutto ufficiale anche per Arca di Marco Cini, acquisita da Beste, con foulard e sciarpe di altissima qualità, realizzati con telai a navetta dove la mano dell’uomo e il saper fare rappresenta il 60% del risultato.

Sara Bessi