
Wim Delvoye
Non è la prima volta che un’esposizione del Pecci fa discutere. Nel 2003 la voce illustre di Antonio Paolucci non ci andò giù leggero sulla mostra di Wim Delvoye ospitata al museo di viale della Repubblica. Il francese Daniel Soutif consentì all’artista belga di costruire la celeberrima "Turbo Cloaca": vero e proprio apparato digerente in ferro e vetro per la gloria e l’ironia dei media e non solo. "Delvoye fa il suo mestiere. I fessi sono quelli che ospitano la Cloaca Turbo e che pagano per andarla a vedere", chiosò Paolucci. Grande clamore qualche anno prima nel 2000 per l’antologica con 16 mila foto di Araki, non solo per la lunghissima serie di foto hard di prostitute orientali , ma soprattutto per le drammatiche foto della moglie malata. Per le foto choc di Araki furono staccati circa 9500 biglietti; mentre solo 1594 visitatori pagarono il biglietto a tariffa intera per visitare la mostra di Wim Delvoye e vedere il maxi tubo digerente gigante; che deponeva feci fatte a macchina.