
Alberi contro le isole di calore: via al progetto a Prato per mitigare il caldo estivo
Prato, 2 maggio 2025 - Abbattere le isole di calore e migliorare la qualità dell’aria: sono gli obiettivi del progetto di Forestazione diffusa, che porterà da qui alla prima parte del 2026 alla piantagione di 713 nuovi alberi in diverse zone del territorio comunale di Prato.
I primi tre interventi, salvo condizioni meteo avverse, prenderanno avvio in questo mese di maggio: i primi 140 alberi saranno messi a dimora in via del Ciliegio a Tobbiana, vicino al parco delle Neofite (70 piante), in via Toscanini (44) e in via Maggio 1898 (26 piante).
Le specie che saranno piantate sono state scelte per garantire la biodiversità e aumentare la salubrità dei luoghi, andando ad assorbire numerose tonnellate di Co2 e di particolati sottili: si tratta di carpini, bagolari, piante di ginko, lecci, salici piangenti, ontani e lecci, ma anche di alberi di giuda, magnolie e alberi dei tulipani.

A maturità la maggior parte di queste specie saranno di grandi dimensioni e aumenteranno la copertura arborea.
Il piano di Forestazione prevede un totale di 21 interventi, che saranno realizzati in primavera e in autunno per ridurre le criticità correlate a stress per le alberature. Oltre che in via del Ciliegio, via Toscanini e via Maggio 1898, le piante saranno installate in via Paronese, via Traversa delle Ripalte, via Biella, via Cava, Gandhi, via Brasimone, via Lungo il Ficarello, via Leopardi, via della Gora Bandita, via Manzoni (est), via Bresci, via Ragnaia, via Rodari, via Calabria, via fra i Campi, via Aspromonte, via Pietro da Prato, via Castelfidardo.
Su tutte le aree il comune di Prato realizzerà un impianto di irrigazione interrato alimentato da un pozzo esistente o da un nuovo allaccio alla rete. Solo con la messa a dimora dei primi 140 arbusti, è stato calcolato che verranno stoccate 250 tonnellate di anidride carbonica, 2.479 Kg di biossido di azoto e 496 Kg di PM10 in 10 anni. Al termine di tutti gli interventi, è stato stimato un risparmio di quasi 1400 tonnellate di anidride carbonica in 10 anni e di 3.472 Kg di particolato.
Le aree di piantagione sono aree già a verde pubblico selezionate in base ad alcuni criteri, tra cui la presenza di isole di calore, la concentrazione di inquinanti nell’aria misurata tramite il sistema delle centraline presenti sul territorio e la densità abitativa.
E’ stata così elaborata una mappa che ha dato priorità alle aree urbane in cui si sono registrate le maggiori temperature al suolo e una peggiore qualità dell’aria.
"La classifica del Sole 24 Ore che vede Prato all’ottantesimo posto per il clima ci impone scelte coraggiose e ci fa capire che non è possibile tornare indietro rispetto a strategie come la depavimentazione e la forestazione urbana- ha affermato l'assessore alla transizione ecologica Marco Biagioni -. Il piano che parte a maggio andrà ad aumentare ulteriormente il patrimonio arboreo pubblico, che già può contare su 32 mila esemplari, frutto anche delle strategie di forestazione iniziate con la precedente amministrazione. Con questi primi interventi in 10 anni andremo a stoccare le emissioni prodotte da oltre 8 milioni di km percorsi sulle nostre strade da un'auto a benzina. Meno asfalto sulle strade per ridurre le isole di calore, più alberi e una vera mobilità alternativa all'auto: è questa la strada da percorrere se vogliamo che chi verrà dopo di noi sia libero di vivere in città senza che si pregiudichi la sua salute. Abbiamo la responsabilità di fare scelte oggi per dare un domani ai nostri figli e nipoti un mondo migliore di quello che abbiamo trovato."