Indice della criminalità. Prato sempre in top ten. Maglia nera per rapine e danneggiamenti

La provincia è settima in Italia e perde due posizioni rispetto al 2022 secondo la classifica del Sole 24 Ore sui dati delle denunce forniti al Viminale. E’ seconda anche per i tentati omicidi .

Indice della criminalità. Prato sempre in top ten. Maglia nera per rapine e danneggiamenti

Prato resta fra le prime dieci province per indice di criminalità

PRATO

Aveva fatto ben sperare la posizione guadagnata l’anno scorso. E, invece, è bastato un anno per perderne due in un colpo solo. Anche quest’anno Prato non fa bella figura nella classifica sull’indice della criminalità rispetto alle altre province italiane. E’ settima, peggio, in Toscana, c’è solo Firenze che guadagna un poco gratificante terzo posto. I dati, forniti al Sole 24 Ore dal Ministero dell’Interno sulla base delle denunce, sono riferiti al 2023, il primo vero anno "libero" dal Covid tanto che i numeri sono tornati in linea con quelli del 2019, ossia prima dello scoppio della pandemia. Nel 2022, comunque, Prato era sempre nella top ten delle peggiori province italiane: era nona.

Che ci sia un problema di sicurezza (percepita e reale) è sotto gli occhi di tutti ma essere addirittura prima di Napoli (dodicesima) fa capire quanto ci sia da fare.

Secondo quanto emerge dalla classifica, sono 12.756 le denunce presentate nel 2023 (4.887 ogni 100mila abitanti) nella provincia di Prato. A pesare sulla graduatoria sono soprattutto tre indicatori, per i quali Prato sale sul podio: è terza per le rapine con 325 denunce rispetto al quinto posto del 2022 quando le denunce sono state 223. E’ terza anche per i danneggiamenti con 2.411 denunce. Un leggero miglioramento visto che nel 2022 era seconda con 2.628 casi segnalati. Il terzo indicatore che ha fatto balzare Prato così in alto nella classifica sono le denunce per tentato omicidio: la provincia è seconda facendo un balzo in avanti di ben 34 posizioni rispetto al 2022 quando era trentaseiesima. L’anno scorso sono stati 12 contro i 5 del 2022. Questi i tre indicatori nei quali Prato non brilla e che, probabilmente, hanno pesato sulla perdita delle due posizioni rispetto all’anno precedente.

Un altro tema che sta molto a cuore ai cittadini è quello dei furti. E anche l’anno appena passato non è stato dei migliori: le denunce per furti in genere sono state 4.963 che hanno collocato la nostra provincia nella sedicesima posizione. Un lieve miglioramento rispetto al 2022 quando era al dodicesimo posto.

Migliorano lievemente anche gli scippi: Prato è passata dal sesto al decimo posto in un anno per gli scippi. Il numero resta alto anche per la solita brutta abitudine dei delinquenti di scippare gli orientali, da sempre nel mirino dei balordi perché soliti portarsi dietro sempre molti contanti. Nel 2022 era stata prima per i furti sulle auto (1.330 denunce), oggi è quarta con 912 denunce. Sono scesi, anche se di poco, i furti in abitazione: è al ventinovesimo posto con 810 denunce (21° nel 2022 con 771 denunce).

Scala altre quattro posizioni, dal 34° al 38° posto, per i furti nei negozi. Male i furti di auto come appare dalle denunce presentate. Prato è nelle venticinquesima posizione contro la 42° del 2022 quando i casi di macchine rubate sono stati 126 (250 nel 2023).

Poi ci sono gli altri reati. Non vanno bene le violenze sessuali per le quali è 26° con 32 denunce (12,3 per centomila abitanti);

37° per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (5 denunce totali); 54° per minacce (291 denunce e 111,5 per centomila abitanti); 58° per percosse (71 denunce totali); 35° per lesioni dolose (308 denunce e 118 in rapporto sempre a 100.000 abitanti). Va meglio sul fronte degli incendi: è all’ottantacinquesimo posto con 10 eventi registrati e due incendi boschivi (77°). Per quanto riguarda gli stupefacenti Prato non ha mai brillato e si ritrova al 23° posto con 166 denunce, perdendo nove posizioni. Alto pure il numero delle truffe informatiche: sono state 1.224 le denunce nel 2023 (57°) e 21° per i delitti informatici (173 casi segnalati). E’ poi ventinovesima per le estorsioni (54 casi). Non stupisce nemmeno il dato sulla contraffazione di marchi e prodotti industriali, conoscendo il distretto parallelo: è tredicesima con 22 denunce.

Laura Natoli