
In campo contro il bullismo. Italgronda, partita da vincere: "La sfida per i nostri ragazzi"
Anche lo sport vuole dare il proprio contributo nella lotta al bullismo, fenomeno purtroppo sempre più diffuso fra i nostri giovani. Ed a lanciare la sfida, prima fra tutte le associazioni della nostra provincia, è l’Italgronda Futsal Prato, un piccolo e relativamente giovane sodalizio che si occupa di calcio a cinque la cui squadra maggiore milita nel campionato di serie B nazionale. Il club del presidente Gianluca Carminati ha infatti lanciato un progetto dal nome eloquente: "Un calcio al bullismo". La presentazione si è svolta in una cornice importante come merita peraltro lo stesso tema: il salone consiliare del Comune di Prato. Alla presentazione dell’iniziativa il vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Prato Simone Faggi, il vice presidente del comitato regionale della Federcalcio e delegato provinciale del Coni Massimo Taiti e proseguire con Luca Vannucci, fiduciario Coni di Prato, e Nicola Ciolini, amministratore delegato di Estra, che sponsorizza il progetto.
"Vogliamo gettare le basi per un processo di crescita della nostra società anche sotto il profilo extrasportivo – ha spiegato il dirigente coordinatore dell’Italgronda Futsal Prato Andrea Cioni – con l’intento di sensibilizzare i nostri tesserati e le loro famiglie sul tema del bullismo e del cyberbullismo, in particolare, per dare un segnale chiaro di crescita culturale rispetto a questi temi. L’accordo con la società di consulenza Euroinfoteam, che porterà avanti il progetto con i nostri tesserati del settore giovanile, ci consentirà di iniziare un percorso virtuoso per la certificazione antibullismo: il nostro intento – conclude – è quello di essere capofila di un progetto che possa coinvolgere il numero più ampio di società sportive".
Il progetto "Un calcio al bullismo" è stato illustrato agli addetti ai lavori di altre società presenti alla presentazione, dall’avvocato Jacopo Corti, specializzato in cyberbullismo, e da Gianluca Viti in rappresentanza della società di consulenza Euroinfoteam.
Massimiliano Martini