
Immigrati: minorenne uno su cinque E il 96% degli over 65 è italiano
Fra i residenti stranieri al 30 giugno scorso il 21,8% ha meno di 18 anni, quindi più di uno su cinque. Nella popolazione complessiva (immigrati compresi) la quota scende al 12,5%. Situazione ribaltata per gli over 70: sono il 3,9% degli stranieri e il 16,9% degli abitanti totali. Per i cinesi non sono disponibili dati aggiornati al primo semestre 2023, ma ci sono quelli elaborati dall’ufficio statistica del Comune in base alle rilevazioni di fine 2022. Anche in questo caso i numeri parlano: a inizio anno il 25,3% dei cinesi residenti (più di un quarto) aveva meno di 18 anni, mentre solo il 2% (in tutto 65 persone) ne aveva più di 65. Quadro capovolto fra gli italiani, con solo il 14% di minorenni e quasi il 29% di over 65. In valori assoluti gli italiani con meno di 18 anni al 31 dicembre dell’anno scorso non erano neppure 21mila, i cinesi 7.290, gli stranieri nel complesso 10.612. Se si fotografa solo la situazione dei minorenni le proporzioni sono chiare: in base ai dati di sette mesi fa un ragazzo o bambino su tre non è italiano e quasi uno su quattro è cinese. E’ invece italiano oltre il 96% degli over 65. E’ evidente che sulla crescita della comunità cinese pesano l’età media molto più bassa di quella italiana e l’incremento delle nascite.
E’ interessante anche un altro dato, sempre del 2022: i cinesi venuti a vivere a Prato lo scorso anno da un’altra città italiana risultavano 1.251 (fra questi 495 dalla Toscama), un numero in flessione rispetto al 2021 e al 2019 (il 2020 non va considerato per il covid); erano 1.135 quelli arrivati dall’estero. Sui 29.822 cinesi residenti il 22,5% risultava nato a Prato, quota che saliva al 77% per i minorenni. Se agli under 18 nati in città si sommano i ragazzi cinesi nati in Italia si arriva all’82%. Cambia tutto per i maggiorenni orientali: 92,5% nati all’estero, 5% a Prato, 2,5% in Italia ma non qui.
A proposito di nascite, nel 2022 a Prato sono venuti alla luce 1.108 bambini, il 67.6% italiani, il 32,3% stranieri e il 16% cinesi. I decessi sono stati 2.132, di cui solo il 3% stranieri e lo 0,8% cinesi. Sui decessi c’è infine anche il dato aggiornato al 31 luglio scorso, ma senza distinzioni di cittadinanza: 1.290 morti, in netto calo rispetto ai primi sette mesi del 2022 (erano stati 1.576) e del 2021 (1.693), in linea con il 2020 (nonostante il covid) e in crescita del 26,5% rispetto al luglio 2019 (1020).
an. be.