
Francesco Landini, assieme al padre Mauro e alla sorella Donata alla guida dell’azienda di famiglia
Prato, 28 dicembre 2017 - Altro che pacco di Natale con panettone, spumante e cotechino. Un’azienda di Montemurlo ha deciso di premiare i 15 dipendenti con una vacanza pagata sulle piste di Moena in Trentino Alto Adige. Lavoratori con famiglie al seguito tanto da aver noleggiato un pullman e un intero albergo della cittadina. È la Landini Tessuti, azienda aperta nel 1981 dal patron Mauro Landini oggi affiancato dai figli Francesco e Donata.
«È la prima volta che decidiamo di portare i dipendenti a sciare. Il motivo? È semplice, se lo sono meritato. Se la nostra azienda è riuscita a raggiungere determinati obiettivi è soprattutto merito loro, di chi ogni giorno ci mette passione e dedizione e così abbiamo deciso per la prima volta, di proporre a tutti alcuni giorni insieme sulle neve. Un motivo per festeggiare e anche per stare insieme», spiega Francesco Landini che oggi guida con la sorella e il padre, l’azienda di famiglia specializzata nella produzione tessuti made in Italy classici realizzati con materie prime pregiate, finissaggi innovativi studiati per nobilitare l’artigianalità del prodotto e seguire le richieste del cliente oltre che da 30 anni a fianco delle grandi maison della moda italiana ed internazionale. Ed è così che i 15 dipendenti insieme alle proprie famiglie si sono goduti qualche giorno sulle piste di Moena: «Per Natale facevamo sempre una cena tutti insieme in azienda, ma quest’anno abbiamo pensato di proporre una gita. Hanno accettato tutti molto volentieri a parte qualche assenza dovuta all’influenza. È stata una bella esperienza senza dubbio da ripetere», chiude Landini imprenditore pratese ancora innamorato del proprio mestiere che crede nel tessile e soprattutto nelle potenzialità di Prato.
«La crisi l’abbiamo sentita tutti è inutile nasconderlo. Ci sono stati periodi più facili e più complicati che credo ancora ci saranno, ma Prato ha grandi potenzialità. Il nostro saper fare, le professionalità e i servizi che abbiamo nel distretto non esistono nel mondo, per questo dobbiamo credere nel tessile e nel lavoro», chiude l’imprenditore.