
Dal primo al 3 luglio alla Fortezza da Basso a Firenze le imprese locali mostrano la forza del gruppo, puntando su innovazione e tracciabilità della filiera per affrontare le sfide del mercato e la crisi ancora in corso.
Sono 31 le aziende pratesi che parteciperanno alla 97esima edizione di Pitti Filati alla Fortezza da Basso dal primo al tre luglio incentrata sulle collezioni autunno-inverno 2026-2027. Come sempre a queste si aggiungono altre aziende del distretto, per lo più maglifici, ma anche di altri settori. Ancora una volta quindi la presenza delle imprese pratesi nella fiera - la più prestigiosa del mondo per il settore - è molto forte, ben superiore a un terzo del totale: un chiaro segnale dell’eccellenza dei filati pratesi nel contesto internazionale.
Purtroppo anche un comparto così specialistico come quello dei filati per maglieria non sfugge all’impasse che colpisce il mondo della moda: i dati rilevati dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord per il primo trimestre 2025 indicavano rispetto allo stesso periodo del 2024 una diminuzione dei livelli di produzione del -4,9%. Pitti Filati diventa una vetrina importante per i filati da maglieria pratesi, soprattutto nella relazione con la clientela estera che rappresenta oltre la metà, in valori, di quanto questo comparto produce nel distretto. Nel 2024 i principali mercati dei filati pratesi sono stati Germania, Romania, Francia, Portogallo, Bulgaria, Spagna e da soli superano il 50% del totale del valore dell’export pratese del comparto. Il fatturato 2023 ammonta a 670 milioni di euro.
Il momento si sa è complicato e condizionato da problemi internazionali geopolitici e dalle specifiche criticità nazionali, tipo i costi energetici "ma le nostre aziende – dice Gabriele Innocenti, coordinatore del gruppo Produttori di filati della sezione Sistema moda di Ctn – continuano a portare avanti con determinazione gli obiettivi che si sono date. Fra questi, c’è la qualificazione delle filiere grazie ad un progetto finanziato da Ctn e dalle nostre stesse imprese per la diffusione della certificazione autonoma GRS nelle lavorazioni terziste locali del comparto filati per maglieria". Al momento fa sapere Innocenti "sono 7 le aziende di filiera giunte alla certificazione Grs: Aspatura Arcade, Eurostoffe, Fil 4, LP 5, Materica, Ritorcitura Parisa, Roccatura Romiti & Martini". Queste imprese sono le prime a giungere all’obiettivo fra quelle del nucleo sperimentale di 25. "Le 7 aziende ‘pioniere’ non rimarranno da sole a lungo: altre sono in una fase avanzata del percorso verso la certificazione Grs – chiude Innocenti –. Uno degli effetti si farà sentire sulla tracciabilità dei prodotti, che sarà più agevole, così come sarà più semplice e veloce la gestione dei rapporti di filiera".
Per Leonardo Mannelli, presidente di CPF-Consorzio promozione filati, "la massiccia adesione delle imprese pratesi fa ben comprendere l’alto livello delle nostre produzioni. Le nostre imprese continuano a investire, a crescere, a qualificarsi: siamo un riferimento per aspetti centrali come la creatività e la sostenibilità". Tra i mercati interessanti per i filati c’è quello statunitense: "I dati sull’export non possono darne conto perché nella maggior parte dei casi la spedizione avviene verso il paese di lavorazione, ma la clientela americana mostra una vivacità significativa. Andiamo in fiera fiduciosi di riuscire a cogliere le migliori occasioni. La nostra forza sta nella compattezza con cui ci sappiamo muovere come gruppo all’interno di Ctn. CPF, poi è la dimostrazione più chiara della nostra capacità di fare squadra".
Sa.Be.