
La deputata Erica Mazzetti con Simone Monti dona i panettoni offerti da Montebianco
"Un gesto di vicinanza, per mandare un segnale e rimarcare come nemmeno i detenuti debbano essere dimenticati. Avevo preso un impegno durante la mia prima visita e ho voluto coinvolgere le imprese pratesi". E’ così che Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, si è espressa a proposito dell’iniziativa che l’ha vista tornare ieri a visitare il carcere della Dogaia. La deputata forzista si è recata nella casa circondariale di Maliseti insieme Simone Monti, direttore generale della Montebianco Costruzioni, per consegnare cento panettoni per gli agenti e per i detenuti. Dolci natalizi che verranno poi distribuiti alla vigilia di Natale ed offerti durante il pranzo del 25 dicembre. "Ogni anno la nostra azienda effettua una donazione a beneficio delle fasce più deboli della città e degli operatori in prima linea nei servizi pubblici – ha detto Monti - quest’anno abbiamo deciso di rivolgere la nostra attenzione al carcere, appoggiando l’impegno dell’onorevole Mazzetti. Un gesto di vicinanza sia verso il personale penitenziario che verso i detenuti, per tenere alta l’attenzione sulla Dogaia". Il penitenziario di via della Montagnola, teatro di quattro suicidi nel 2024, è stato più volte argomento di discussione e di polemica politica nei mesi scorsi. L’ultimo sopralluogo di Mazzetti risale al mese scorso, quando ha annunciato un intervento da mezzo milione di euro previsto dal governo per l’efficientamento energetico della struttura e il rifacimento delle docce. Nell’occasione evidenziò la carenze numeriche dell’organico, facendo sapere di aver consegnato una relazione al viceministro Francesco Paolo Sisto. Una questione che ha fatto discutere nei mesi scorsi tanto che è stato organizzato anche un consiglio comunale straordinario per tenere alta l’attenzione sulla Dogaia e i suoi tanti problemi.
Per il momento, la deputata di Forza Italia ha preannunciato altre iniziative di solidarietà che porterà avanti nei prossimi mesi. "Oltre la pena, bisogna fare in modo che i detenuti possano riscattarsi con il lavoro. Ma stiamo pensando anche ad altro: ad iniziative legate allo sport, per esempio – ha concluso Mazzetti – Un’operazione sociale per rendere migliore la vita nel carcere a 360 gradi. Perché il carcere va seguito e supportato sempre".
Giovanni Fiorentino