REDAZIONE PRATO

Il meccanotessile pratese ritorna in Cina

Quattro aziende del distretto pratese partecipano alla fiera a Shanghai Itma Asia+Citme, dove presenteranno soluzioni innovative e sostenibili. La Cina è un mercato di rilevanza per l'export italiano di macchine tessili, che richiede tecnologie sostenibili e digitalizzate.

Ci sono anche quattro aziende del distretto pratese alla fiera a Shanghai Itma Asia+Citme, la principale manifestazione fieristica asiatica dedicata alle macchine tessili, che apre i battenti proprio oggi fino al 23 ottobre. Ecco chi sarà in mostra: Biancalani srl, Bigagli Proxima srl, Cormatex srl-Textile machinery and plants, Tecnorama srl. La tecnologia italiana con 58 aziende sarà ancora una volta protagonista con soluzioni innovative e sostenibili. Si torna in Cina dopo che la fiera è stata posticipata di un anno per problemi legati alla pandemia da covid. Di queste 58 aziende 26 presenteranno le loro novità tecnologiche nel National Sector Groups, organizzati da Acimit e Ice – Agenzia. Con una superficie di circa 2.000 metri quadrati, l’Italia risulta tra i principali Paesi espositori stranieri alla fiera.

L’Asia rappresenta la principale destinazione per i costruttori italiani del settore. Nella prima metà del 2023 il 38% dell’export italiano di macchine tessili (pari a un valore di 338 milioni di euro) si è diretto nell’area asiatica. La Cina per le aziende italiane è un mercato di assoluta rilevanza: il primo in Asia e il secondo a livello mondiale dietro alla Turchia nel 2022. Nei primi sei mesi dell’anno in corso le macchine italiane vendute in Cina hanno raggiunto un valore di 81 milioni di euro. "Le prospettive per il mercato cinese restano positive, nonostante la domanda di macchinario estero in questa prima metà dell’anno abbiano registrato una frenata – afferma il presidente di Acimit, Marco Salvadè –. Nel settore tessile gli investimenti non si sono mai fermati". La richiesta di macchinario in Cina riguarda soprattutto tecnologie in grado di coniugare risparmio nei costi di produzione e attenzione al rispetto dell’ambiente. "Per aumentare la competitività è necessario puntare sulla digitalizzazione dei processi produttivi e sulla sostenibilità delle soluzioni tecnologiche – conclude Salvadè – E l’offerta tecnologica italiana è in grado di soddisfare tali esigenze, proponendo novità tecnologiche in tema di sostenibilità e digitalizzazione".

Sa.Be.