Il made in Prato fa scuola. Tessile green a New York

Marini Industrie è stata ospite dell’associazione Cfda e del brand Theory "I nostri prodotti di qualità vanno fatti conoscere per consolidare il loro valore".

Il made in Prato fa scuola. Tessile green a New York

Il made in Prato fa scuola. Tessile green a New York

La produzione tessile sostenibile made in Prato e in Italy fa scuola nella Grande Mela. Ambasciatori del saper fare del distretto nel segno dell’economia circolare sono stati Francesco e Riccardo Marini di Marini Industrie, testimonial della produzione sostenibile al convegno organizzato dal brand Theory e dal Council of Fashion Designers of America (Cfda, associazione di categoria a cui sono affiliati oltre 450 stilisti americani).

A moderare il talk, la celebre Tonne Goodman, sustainability editor di Vogue America e icona di stile. La Marini Industrie è stata invitata a rappresentare le aziende che producono tessuti, nell’ambito di un importante evento dedicato alla sostenibilità che si è tenuto martedì scorso a New York. Il simposio, organizzato dal brand Theory nella sua sede di Gansevoort Street - in collaborazione con il Council of Fashion Designers of America - ha posto al centro la questione della produzione zero-waste e le caratteristiche di sostenibilità tipiche del lino. Quest’ultimo, in particolare, è il motivo per cui Riccardo e Francesco Marini sono stati invitati a intervenire. Marini Industrie è da 30 anni leader nella produzione di tessuti in lino stretch (marchio The Stretch Linen), un tessuto che incontra ancora un altissimo gradimento nel mercato della moda contemporary. Insieme a Marini sono intervenute anche LaRhea Pepper, co-fondatrice di Textile Exchange e Sr. advisor di Fashion Makes Change, e Wendy Waugh, Senior Vice President of Sustainability di Theory e promotrice del talk.  A moderare l’evento, Tonne Goodman, Sustainability Editor di Vogue America. Quello a cui è stata invitata Marini Industrie è l’incontro inaugurale di una serie intitolata "Good talks", nell’ambito della campagna Theory for good.

"Avere voce in un convegno del genere è stato sia istruttivo che costruttivo – spiega Francesco Marini, responsabile prodotto e collezioni di Marini Industrie – Ci siamo addentrati nella filiera per raccontare le relazioni e tutto ciò che avviene lungo la supply chain durante la produzione di un tessuto e davanti a noi c’erano sia brand affermati che nuove esperienze". Marini sottolinea che "il valore del prodotto è dato dalla tracciabilità, dalla trasparenza e dalla sostenibilità dei materiali. Raccontare questo significa dare al consumatore finale una nuova possibilità di scegliere oltre che una maggiore consapevolezza. I tessuti di alta qualità che arrivano dalla nostra città hanno bisogno anche del supporto di un racconto per consolidare il loro valore – conclude –. Dunque, è stato bello confrontarsi, raccogliere suggerimenti e spunti, e portare un po’ della nostra esperienza come produttori di tessuti in lino da 30 anni".

Sara Bessi