Il Garibaldi: febbraio di sorprese. Tra musica, teatro e tanti sorrisi

Domani l’omaggio a Neil Young di Godano e Asso: un concerto che stupirà appassionati e non . Venerdì Bruna è la notte, inno alla toscanità autentica ai tempi dei social. Sabato Parenzo in Ebreo. .

Il Garibaldi: febbraio di sorprese. Tra musica, teatro e tanti sorrisi

Il Garibaldi: febbraio di sorprese. Tra musica, teatro e tanti sorrisi

Fra musica e teatro un febbraio scoppiettante a Il Garibaldi Milleventi. Si parte domani alle 21 con Journey through the past: Cristiano Godano e Alessandro Asso Stefana suonano Neil Young. Il progetto nasce nel novembre 2022, in provincia di Cuneo, nel pieno delle lavorazioni per l’undicesimo disco dei Marlene Kuntz, quando Godano e Asso (nel team della produzione) scoprono di avere in comune una grande passione per Neil Young. Ne nasce l’idea di fare un piccolo concertino per le persone del luogo che ospitava la residenza per le lavorazioni del disco e quel concertino, riuscitissimo, fa capire ai due che si potrebbe organizzarne uno più strutturato da portare in giro per l’Italia. Un gioiellino di raffinata intimita, per una sorprendente connessione col mondo del creatore di canzoni immortali come Heart of gold, My my hey hey, Harvest moon, Old man, Comes a time, On the beach, Cowgirl in the sand e tante altre. Il conoscitore/amante di Neil Young non avrà da rimpiangere il canadese (apprezzando con stupore l’aderenza rispettosa di Godano e Asso al loro musicista del cuore, e al contempo la rispettabile autonomia delle loro qualitàartistiche e interpretative). Il neofita verràinvece accolto da note che lo faranno sentire comunque a casa, in quanto affini alle poetiche e alla espressivitàdi Godano. Si percorreràil tragitto artistico di Neil Young pescando nella vastitàdel suo repertorio e si ascolteranno anche alcuni pezzi di Mi ero perso il cuore, il primo album da solista di Godano, ai quali la presenza di Asso darà potenza e valore.

Venerdì 2 febbraio alle 21 andrà invece in scena "Bruna è la notte" di Alessandro Riccio e Alberto Becucci, uno spettacolo a cavallo tra musica, canzoni e poesia all’insegna della vera toscanità. In un mondo fatto di "like" e di ricerca ossessiva di consensi, un personaggio come Bruna stona. Stona il suo aspetto poco rassicurante, la sua voce roca, la sua sigaretta sempre accesa. Perché a lei non interessa piacere, né essere simpatica, ma è proprio per questo che piace a tutti. Cantante di serie B, ha passato la propria gioventù tra balere della Versilia, conosce barzellette sconce e versi della Merini a memoria che sciorina una dietro l’altra, come se fossero parte della stessa frase. E canta. Canzoni mai sentite, belle. Accompagnata al pianoforte e fisarmonica da Franchino, fedele musicista, Bruna porta il pubblico dalla risata alla lacrima nel giro di istanti. Dal lontano novembre 2014 si è creato un vero e proprio fenomeno che, nato in sordina nel seminterrato del circolino Arci di Pian del Mugnone, è riuscito a portare a teatro più di 20mila spettatori.

Sabato sempre alle 21 si cambia registro: sul palco de Il Garibaldi ci sarà il giornalista David Parenzo in Ebreo, un monologo con la regia Alberto Ferrari e la partecipazione delle voci di Enrico Mentana, Vittorio Sgarbi, Ale e Franz e Paolo Ruffini, su un testo di Parenzo e Valdo Gamberutti, con le musiche originali Gianluca Ballarin. E’ uno spettacolo che prova, con la forza del teatro a demolire dall’interno luoghi comuni, false credenze e pregiudizi su un argomento che per molti continua, in maniera anche inconfessabile, ad essere un tabù. Prendendosi in giro seriamente ci porta con ironia e leggerezza alla commozione e alla profondità di essere ebreo. Un viaggio dentro e fuori, tra l’alto e basso, in superficie e a fondo, di una religione, di una comunità, di un popolo millenario.