Il distretto invecchia: servono forze fresche. Una fila di candidati allo speciale Open day

Successo per la giornata del Centro per l’impiego dedicata al settore: in sei ore consegnati 54 curricula, per la maggior parte di italiani

Il distretto invecchia: servono forze fresche. Una fila di candidati allo speciale Open day

Il distretto invecchia: servono forze fresche. Una fila di candidati allo speciale Open day

Ha ottenuto un ottimo riscontro l’Open Day dedicato al settore tessile organizzato al Centro per l’impiego di Prato. In sei ore, sono stati consegnati agli operatori un totale di 54 curricula. In via Pistoiese si sono presentati per la maggior parte italiani (38, mentre gli stranieri sono stati 16) di sesso maschile (30 contro 24 donne). Vari i profili: 42 hanno esperienze anche di breve durata nel settore, mentre gli altri 12 non alcun tipo di passato nel tessile.

Cosa ha spinto questi ultimi a partecipare all’iniziativa? Ovviamente la necessità di trovare nel più breve tempo possibile un’occupazione. E’ il caso ad esempio di Adrior Tufa. "Dopo essere rimasto senza lavoro, ho bisogno impellente di ricominciare a guadagnare. D’altronde, ho da mantenere una famiglia: oltre a mia moglie, ci sono i nostri tre bambini – il racconto del 39enne – Nella vita mi sono sempre occupato della vendita di materassi, quindi un lavoro sicuramente molto diverso. Ma ho visto in questo Open Day un’opportunità interessante. Sarei disposto ad accettare qualsiasi tipo di incarico".

Le posizioni più ricercate dalle imprese tessili? Magazzinieri, operai, addetti alla tessitura, alla maglieria e alla filatura. Nel complesso, è la manodopera specializzata ad essere maggiormente richiesta e al contempo quella più difficile da trovare. E per quanto riguarda l’età degli aderenti all’iniziativa di via Pistoiese? I giovani hanno dimostrato con la loro presenza di essere attratti dal settore, e non semplicemente da una potenziale occasione professionale.

"Io mi sono presentata perché vogliosa di continuare a lavorare nel tessile – ha spiegato Lucrezia Calamai, di 24 anni – Dopo aver frequentato il liceo linguistico, ho passato tre mesi nell’azienda tessile di mio padre. Adesso voglio ripercorrere in un certo senso le sue orme, magari occupandomi della realizzazione di campionari". Senza alcun tipo di esperienza invece Leonardo Zerella. "Ho finito da poco la scuola per geometri e mi piacerebbe iniziare a lavorare. Non importa in che campo, sono aperto ad ogni tipo di occasione. Mi auguro che questo con l’operatore del Centro per l’impiego e il successivo colloquio già fissato possano avere un seguito positivo. Altrimenti - ha affermato il ventenne - cercherò ancora in altri ambiti".

Gli fa eco un altro giovane come Leonardo Cilibrasi. "Anche per me vale lo stesso discorso. Ho studiato meccanica – le parole del 22enne – ma ancora non ho idee in mente per quanto concerne quella che sarà la professione della mia vita. E’ un momento in cui voglio sperimentare e perché non farlo in un settore tanto caro alla città e dove le opportunità non mancano come quello del tessile?". L’iniziativa del Centro per l’impiego, di fatto, prova a dare un risposta alla mancanza di manodopera che è uno dei maggiori problemi del distretto: gli operai e i tecnici specializzati invecchiano e il ricambio generazionale è lento. C’è bisogno di forze fresche, di persone vogliose di imparare un mestiere che è anche un po’ l’anima della città e della sua gente. E così, in fila al Centro per l’impiego, ecco le nuove leve di domani chiamate a fare da traino al distretto che oggi fa i conti con una generazione di lavoratori ormai vicina al traguardo della pensione. Servono nuove reclute.

Francesco Bocchini