
"Ha costretto i due farmacisti e i due clienti a sdraiarsi a terra. Poi ho sentito che per un paio di volte ha scarrellato la pistola. Sembrava che da un momento all’altro potesse sparare". Sono stati attimi di terrore quelli vissuti all’interno della farmacia Falchi di via Roma 123 venerdì nel tardo pomeriggio. Il titolare della farmacia, Filippo Bardazzi, non era presente al momento della rapina, raccontata ieri da La Nazione, ma ha sentito per telefono tutto quello che è accaduto. "Ho seguita la rapina praticamente in diretta, c’era una gran confusione, sembrava tutto amplificato. Mi aspettavo da un momento all’altro di sentire lo sparo", racconta Bardazzi. Il farmacista si trovava al telefono con la sorella quando è entrato il rapinatore. "Mia sorella era nel retrobottega, stavamo parlando quando ha iniziato a raccontarmi cosa stava accadendo – prosegue Bardazzi – Ho sentito distintamente scarrellare la pistola dalla cornetta del telefono. Non credo fosse un giocattolo. Il bandito era su di giri, gridava, ha perfino imprecato quando ha visto che in cassa c’erano solo mille euro. Voleva più soldi, non gli bastavano". Secondo quanto riferito dai testimoni e anche stando a quanto visto nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’uomo, non molto alto e tarchiato, con il volto travisato dalla mascherina e da una felpa con cappuccio, è entrato in farmacia e ha subito puntato la pistola verso i presenti, due dottori e due clienti. "Li ha fatti accovacciare – spiega Bardazzi – ha strattonato la farmacista portandola alla cassa. Quando ha visto che non c’erano tantissimi soldi, ha cominciato a dire parolacce". "Dammi più soldi, dove li tenete?", ha urlato alla donna impaurita. Poi però si deve essere reso conto che qualcosa non andava ed è scappato. In quel momento, infatti, stava entrando un’altra cliente che quando ha visto cosa stava accadendo è uscita subito. Il bandito è scappato a piedi verso via Brescia. "Per fortuna nessuno ha avuto conseguenze, a parte lo choc – conclude Bardazzi – Il colpo è durato una manciata di secondi. Noi avevamo già subito una rapina, ma oltre venti anni fa. La posizione sulla strada probabilmente ci ha sempre difeso. Venerdì, poi, era pieno di gente fuori. Nonostante fossero le 19,30 c’era ancora tanta luce, i negozi erano aperti e molte persone erano in fila per fare gli ultimi acquisti di Pasqua. Il rapinatore era agitato, mia sorella lo ha notato all’esterno poco prima, faceva avanti e indietro sul marciapiedi. Forse aspettava il momento giusto per entrare in azione. E si è innervosito quando ha visto che in cassa c’erano solo mille euro. Il resto dell’incasso lo avevo portato via io un’ora prima".
Laura Natoli