
I detriti dell’alluvione. Finalmente la rimozione. Ma ci vorrà quasi un mese
Otto mesi dopo, passare da Maliseti e vederli tutti accatastati era ancora un colpo al cuore, un triste spettacolo con cui fare i conti. Una ferita difficile da rimarginare, quella dell’alluvione del 2 novembre. Ma da oggi, piano piano, vedremo ridursi quella montagna di terra alluvionata, per l’esattezza 5mila metri cubi di materiale proveniente dalle operazioni di pulizia delle zone alluvionate. Inizia oggi e terminerà ad agosto, infatti, la rimozione delle terre accumulate nel piazzale del palazzetto dello sport: era l’ultimo segno rimasto del tragico evento che devastò la città. Un problema, quello dei ritardi per lo smaltimento dei detriti accumulati, che è stato più volte sollevato da La Nazione grazie anche alle segnalazioni dei tanti cittadini e dei frequentatori del palazzetto inorriditi dallo stato di degrado in cui versava tutta l’area. E che finalmente trova soluzione a distanza di otto mesi: la buona notizia è che, in base agli accertamenti svolti dagli uffici comunali, si tratta di terra buona, che dunque può essere sistemata in terreni di proprietà comunale. Ed è per questo che quei 5mila metri cubi finiranno sul terreno di via Paronese dove è in costruzione il centro raccolta rifiuti: in particolare, saranno sistemati sul lato dove un giorno sarà realizzato un parcheggio per tir e auto.
Nuova ubicazione, dunque, per i detriti di terra post alluvione, reso possibile da un’ordinanza della Regione che consente il riutilizzo delle terre alluvionate in base alla loro composizione mentre il trasferimento in via Paronese è stato valutato tecnicamente da Arpat.
Non si tratta di un semplice stoccaggio perché è previsto il riuso dei materiali all’interno di un sito di proprietà comunale, in questo caso quello in via Paronese. Non solo: gli uffici stanno studiando anche la possibilità di riutilizzare per i giardini pubblici quella parte di terra risultata molto adatta per le piantumazioni. Sarà così restituito il suo parcheggio al palazzetto dello sport frequentato da tanti sportivi, liberando lo spazio che durante il post alluvione si era rivelato fondamentale a livello logistico per stoccare la mobilia e, in generale, i materiali distrutti dall’acqua o coperti dal fango delle abitazioni alluvionate.
L’intervento, realizzato da Consiag Servizi Comuni, costerà 600mila euro.