
Con un fuori programma si apre la stagione della Camerata al Politeama Pratese giovedì 21 ottobre alle ore 21. Una proposta che ritorna dopo la costrizione al rinvio causa Covid, incontriamo finalmente Hugo Ticciati, geniale figura di violinista, qui direttore in un tour de fource per l’orchestra d’archi. Potremo ammirare le doti di Ticciati come solista nel Concerto per violino di Peteris Vasks, composto per Gidon Kremer nel 1997. Questo Concerto porta il titolo "Distant Light" ed è intriso del senso di dolore, solitudine e consolazione tipico dell’anima musicale baltica. Quella "luce distante" che s’intravede nel paesaggio sonoro creato da Vasks è proprio la musica, che fa sorgere la speranza. C’è Beethoven con un brano a suo tempo pensato per le celebrazioni per il grande compositore: "Canzona di ringraziamento dal Quartetto in la minore op. 132", una fra le pagine più toccanti dell’umanità di Beethoven, sgorgata dal suo cuore dopo l’angoscia di una malattia. "Quanto dolorosamente attuali siano queste note- dice il maestro Batisti- nella loro nuda, disarmante preghiera e nella purezza arcaica di quel canto, è immediatamente manifesto. Abbiamo fatto tutti personale esperienza della sospensione del tempo, la stessa che Beethoven ha eternato nella sua Canzona di ringraziamento". Una musica che ci invita a scrutare dentro di noi . Questa anteprima contiene anche musica di quel Benjamin Britten che la Camerata propone spesso: "Variazioni su un tema di Frank Bridge" il maestro dello stesso Britten, un affettuoso segno di gratitudine per quella paternità artistica e per la guida ricevuta. Questa l’anteprima della stagione 2021- 2022 che in modo più ufficiale si apre il 17 novembre con un grande concerto beethoveniano e il pianoforte di Pietro De Maria e prosegue con altri sette appuntamenti fino al 5 maggio del 2021. Una stagione che con inconfondibile senso allusivo si riferisce all’attualità: "Lo sguardo avanti". E’ quello di Orfeo, il mitico cantore che con la potenza e virtù della musica, non dovrà voltarsi indietro mentre riporta con sé la sposa Euridice. E sarà "Orfeo e Euridice" di Gluck, in una azione teatrale per musica, in forma di concerto, a concludere la stagione il 5 maggio.
Goffredo Gori