
La gioia di Pablito nella finale contro la Germania: Italia campione del mondo
A inizio del secolo scorso Santa Lucia era piena di viti e olivi come dimostrano i ricordi d’infanzia di Curzio Malaparte: "e fuori dalla finestra, al di là dei tetti, la curva affettuosa della Retaia, il ginocchio nudo dello Spazzavento, le tre gobbe verdi del Monte Ferrato, gli olivi di Filettole, di Santa Lucia, delle Sacca, e i cipressi del Poggio del Fassino sopra Coiano". L’ex chiesa parrocchiale di Santa Lucia in Monte, nel ‘74 sostituita da una nuova parrocchia detta della Regina Pacis, risale al XII secolo: è la dimostrazione più certa che questi luoghi furono anticamente abitati. Ha paramento ed abside in alberese. Alcuni affreschi sono stati staccati dalle pareti e già collocati nella nuova chiesa Regina Pacis. Tra questi l’affresco del tabernacolo della Madonna della Tosse, un tempo lungo la strada che, uscendo da Prato, portava in Val di Bisenzio. Il campanile che affianca la chiesa è stato ricostruito nel XVIII secolo. Vi alloggiano quattro piccole campane realizzate da Lorenzo Lera di Borgo Giannotti nel 1946. Ora la parte a lato destro del Bisenzio, viale Galilei, è esempio non commendevole di una cementificazione ossessiva, che fa contrasto col verde sovrastante la piana. Si arriva a Santa Lucia anche dalla località Canneto situata dall’altra parte del Bisenzio lungo la pista ciclabile, dopo aver superato il Cavalciotto, uno sbarramento che ha originato un sistema di gore e ha dato origine all’industria molitoria e in seguito all’industria tessile pratese.
In via del Guado a Santa Lucia, con accessi anche da via della Cooperazione e via de Amicis, si trovano il Parco degli Ulivi e l’anfiteatro (non troppo utilizzato) con una piazzola tra lo spazio verde e la pista ciclopedonale lungo viale Galilei. Fra gli aspetti emblematici di Santa Lucia ha preso sempre più vigore la squadra dilettantistica Coiano Santa Lucia, di cui abbiam scritto nell’illustrare la frazione Coiano, ricordando che questa società ha lanciato Paolo Rossi, Pablito, l’eroe del Mundial ’82. Insieme a Roberto Baggio e a Christian Vieri, Rossi detiene il record italiano di marcature nel campionato mondiale di calcio con 9 gol. È stato il primo giocatore in assoluto (eguagliato dal solo Ronaldo nel 2002) ad aver vinto nello stesso anno il mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro.
Roberto Baldi