
Insieme a Galcetello conta 6000 abitanti. Il centro commerciale di via 7 marzo fornisce tutti i servizi necessari. I torrenti fanno ancora paura. Dopo le esondazioni del novembre 2023 è nato il comitato.
Caprioli e cinghiali. Capita di vederli in pieno giorno nella zona di Galcetello, a nord di Prato, a due passi dalla tangenziale e da Figline. Una zona residenziale, molto richiesta dai paratesi, dove regnano verde e tranquillità e dove anche i servizi sono ben organizzati. Uno su tutti il centro commerciale "Galceti" in via 7 Marzo dove si trovano supermercato, farmacia, banca, edicola oreficeria, gelateria, negozio di vestiti, tabaccheria e bar. Nello stesso stabile del centro commerciale si trova il Laboratorio del Tempo dove vengono svolti corsi di vario genere, gli uffici dell’anagrafe e il punto di ascolto del Comune. Famosa per il parco di Galceti, che con la sua superficie di otto ettari, circondata da un’area protetta di seicento, si qualifica come la più vasta estensione verde di Prato, molto frequentato specie nel periodo primaverile ed estivo, la frazione di Galcetello conta circa 6000 abitanti. All’interno del parco troviamo il Centro di Scienze Naturali. Il Centro è una Fondazione del Comune di Prato che comprende il Parco di Galceti e il Museo di Scienze Naturali con le sue vicissitudini .
Vicino al parco di Galceti lo storico ristorante I’Barroccio nato sull’esperienza centenaria dell’Antica Trattoria di Galceti, ai piedi del Monferrato e il tiro a segno nazionale. I centri aggregativi della frazione sono la parrocchia dell’Immacolata Concezione e l’Asd Prato Nord 1988. "Il territorio della parrocchia di Galcetello – spiega don Andrea Cerretelli – si estende dalla tangenziale fino al parco di Galceti. La zona è tranquilla ma se negli anni 90 l’età media era di 37 anni oggi è di 60. Giovani che vogliono mettere su famiglia e vogliono venire ad abitare qui hanno difficoltà perché i prezzi delle case sono alti, benché ci sia anche una parte di edilizia popolare". Anche se la popolazione è mediamente anziana ci sono diversi giovani che danno una mano in parrocchia per esempio per animare la catechesi e per l’oratorio estivo.
"Le settimane di centro estivo – continua don Andrea –, 60 gli animatori e circa 100 i bambini a settimana. Oltre a questo c’è il centro di ascolto San Vincenzo de Paoli che ogni giovedì distribuisce abiti usati e cibo. Poi abbiamo dedicato una sala a dormitorio per persone senza fissa dimora. Attualmente sono tre gli ospiti che stazionano da noi anche per lunghi periodi. Nella zona non ci sono cinesi, ma un piccola parte di magrebini che non creano alcun problema".
La asd Prato Nord nasce nel 1988 ed è sempre stata radicata nel quartiere di Galcetello. Il centro sportivo intitolato a Galleni attualmente può contare su due campi da gioco. Il principale ad 11 con fondo in erba naturale è stato oggetto di lavori di rizollatura e sistemazione pochi mesi fa dopo l’ultima alluvione che ha devastato il centro sportivo stesso. Il sussidiario a 9 può contare su un nuovissimo fondo misto sintetico/fibre naturali denominato ecogreen. "Attualmente al Galleni – spiegano dalla società – giocano tutte le squadre della scuola calcio e del settore giovanile Rossoblù che conta 350 tesserati e ben 14 formazioni. La prima squadra milita in Prima Categoria ed è formata da ragazzi quasi interamente formati nel settore giovanile". Oltre al calcio il Galleni è centro di aggregazione sociale con un centro estivo partecipato che da molti anni unisce i bambini del quartiere ma non solo. Quest’anno si svolgerà dal 16 giugno al 25 luglio.
Non solo bellezza e tranquillità però, ma anche paura per il rischio idrogeologico legato ai torrenti Vella e Bardena. A seguito della tragica alluvione del novembre dello scorso si è formato un gruppo di cittadini "Comitato alluvione Galceti". Lo scopo è quello di risanare la bellezza della zona ma soprattutto di riacquisire la sicurezza dei cittadini. "C’è ancora tutto da fare, – commenta Laura Aronica a nome del gruppo - perché non sono stati fatti interventi per la mitigazione del rischio idraulico, ma solo riparazioni dei danni dell’alluvione, e nemmeno in maniera completa, basti vedere alcuni corsi d’acqua soprattutto a Figline pieni di detriti mai rimossi. Le zone di cui ci occupiamo sono Figline, Galceti e Maliseti, unite dal corso del Torrente Bardena e dai vari rii che corrono in queste zone. Abbiamo redatto un documento che è in mano al Comune ma anche alla Regione". Nei primi giorni di luglio sarà presentato uno studio, fatto dalla Regione Toscana, sulla messa in sicurezza del territorio, che prende in esame proprio i corsi d’acqua della zona, in particolare la Bardena, indicando gli interventi necessari. "Occorreranno molti milioni di euro – continua Aronico - ma ciò che pian piano sarà disponibile, vogliamo che venga impiegato sulla sicurezza idrogeologica e la mitigazione del rischio". "Aspettiamo la cassa di espansione di Vainella da più di 10 anni –conclude Aronica – e sappiamo che se riescono a far partire la gara d’appalto per il 2026 forse riusciremo a vedere l’opera nel 2028. Nel frattempo? Occorre una rivalutazione della manutenzione ordinaria, dai fossi, allo spazzamento stradale, alle caditoie ai corsi d’acqua intubati. Noi abbiamo sollevato molte criticità legate a interventi ordinari, qualcosa si sta muovendo, l’attenzione è alta, ma le risposte e i fatti arrivano con tempi lunghi".
Monica Bianconi