GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Gran Galà Elisa Barzagli: omaggio emozionante al nuoto artistico in Toscana

Oltre settanta sincronette hanno partecipato al Gran Galà Elisa Barzagli, un evento in memoria dell'ex-atleta pratese.

L’allenatrice e le atlete del progetto “Filippide” insieme alle tecniche. Ricotta e Vivirito

L’allenatrice e le atlete del progetto “Filippide” insieme alle tecniche. Ricotta e Vivirito

Oltre settanta sincronette provenienti da tutta la Toscana (e non solo) si sono esibite due giorni fa nella vasca della Colzi – Martini di via Roma. E al termine dell’esibizione, alcuni palloncini bianchi sono stati simbolicamente lasciati volare verso il cielo, a raggiungere idealmente una sportiva andatasene troppo presto. Si è chiusa così l’ottava edizione del "Gran Galà Elisa Barzagli" di nuoto artistico, organizzata come di consueto dalla Futura. Una kermesse che ormai da anni omaggia l’ex-atleta ed ex-allenatrice del club pratese scomparsa prematuramente a soli trentuno anni nel 2016. Diverse le compagini presenti in via Roma: c’erano rappresentative di Bogliasco, Hydron, Aquatempra Empoli, San Casciano in Val di Pesa e della stessa Futura, che al mattino hanno effettuato un allenamento congiunto per poi esibirsi nel pomeriggio di sabato. Momento di forte condivisione, quello dell’apertura del "memorial" che ha visto scendere in acqua Sofia Calcagno e Elena Maria Raoli (accompagnate dal tecnico Micol Bovo) del "Progetto Filippide" (volto a promuovere l’inclusione) le quali hanno ballato per prime emozionando pubblico presente. Tra i presenti, c’erano le ex-compagne di squadra ed i genitori di Elisa Barzagli. L’aspetto agonistico, per una volta non è stato contemplato: l’obiettivo della rassegna, come ogni anno, resta quello di rendere omaggio ad una persona che ha amato profondamente la disciplina sportiva che aveva praticato sin da piccola. "Nei giorni successivi alla scomparsa di Elisa, l’Università di Firenze, utilizzò le parole di Pablo Neruda per salutarla: "Scarpa senza piede, vestito senza uomo, anello senza pietra né dito, (un) gridare senza bocca, né lingua, né gola" - il commento del presidente della Futura, Roberto Di Carlo – nulla di più vero per coloro che l’hanno conosciuta. E’ stato un importante momento di condivisione tra atleti, tecnici e genitori, che serve a far apprezzare ancor di più questo splendido sport. Ma è stato soprattutto stato un momento di ricordo verso un membro della nostra "famiglia sportiva" andata via troppo presto. E che ricorderemo per sempre".

Giovanni Fiorentino