SILVIA BINI
Cronaca

Il pianista ucraino, le note di pace. I concerti dopo la fuga dalla guerra

Yuriy Pavlovych Samara vive da oltre due anni a Vernio e si esibirà a Palazzo Bardi domenica mattina con repliche in agosto e settembre. In patria aveva successo e ha lasciato tutto. Ma la musica non ha confini .

È fuggito dal suo paese allo scoppio della guerra il pianista ucraino Yuriy Pavlovych Samara e da più di due anni vive con parte della sua famiglia a Vernio. Diplomato al Conservatorio, in Ucraina ha lasciato una carriera di concertista che gli aveva dato grande fama, oltre a familiari, amici e un pezzo importante della sua vita. Adesso riallaccia la sua lunga relazione con il pianoforte e con il pubblico come protagonista di una serie di concerti matinée nella Galleria di Palazzo Bardi a Vernio dal titolo Note di pace. Il primo appuntamento è fissato per domenica alle 10. Samara, grazie alla collaborazione della Filarmonica Verdi di Luicciana, si esibirà in un viaggio tra musica classica, folk, brani ucraini, italiani e russi per celebrare la forza della cultura come strumento di pace. Le altre date dei concerti, che vogliono essere un messaggio di solidarietà per chi è colpito dalla guerra ovunque nel mondo, sono domenica 24 agosto e domenica 7 settembre, in occasione del finissage della mostra dedicata a Leonetto Tintori e alla Scuola di Vainella. Ai partecipanti sarà offerta una piccola colazione con prodotti locali.

Il pianista è in Italia con un permesso di soggiorno, come tutti gli Ucraini che il nostro paese ospita, ed è arrivato a Vernio inizialmente grazie al progetto di accoglienza diffusa capitanato a livello nazionale dalla Protezione Civile, che si è appoggiato ai Comuni e alle associazioni del terzo settore, nel caso di Yuriy e i suoi familiari la cooperativa Pane e Rose. Le associazioni stimano che a Prato ci siano attualmente un centinaio di Ucraini in fuga dalla guerra, arrivati in momenti diversi, che vengono seguiti, in particolare i giovani, anche per la formazione e l’inserimento al lavoro.