FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Prato, altre due spaccate: colpiti Farid Kebab e la Caffetteria del Centro

Dopo i furti dei giorni scorsi, il "ladro del tombino" stavolta se l'è rifatta con la "Caffetteria del Centro". E' stata usata una pietra invece per danneggiare la vetrata del Kebab di via di Reggiana

Prato, altre due spaccate: colpiti Farid Kebab e la Caffetteria del Centro

Prato, 16 gennaio 2024 - Ancora lui, ancora l'ormai noto "ladro del tombino". Nuova spaccata ad opera del colpevole dei danni recati anche a diverse altre attività della città nei giorni scorsi. Il delinquente stavolta se l'è rifatta con la "Caffetteria del Centro", senza però riuscire ad entrare. E' accaduto la scorsa notte, attorno alle 3:30, quando il primo colpo - sferrato con un tombino - ha fatto subito scattare l'allarme del locale, avvertito dai vicini. Allarme che ha messo in fuga il malintenzionato prima che potesse fare irruzione. «L'allarme poi si è spento dopo 30 secondi circa, dato che il ladro non ce l'ha fatta a entrare - spiega uno dei titolari dell'attività di via Rinaldesca, Roberto Sorrenti - Io ho scoperto il tutto alle 6:30, quando sono arrivato per aprire. Abbiamo avuto un leggero ritardo a colazione, ma per il resto lavoriamo regolarmente. E' comunque un danno, dato che il vetro mi verrà a costare attorno ai 2.000 euro. Se è la prima volta che si verifica una situazione simile? Assolutamente no: negli ultimi 15 anni sarà successo circa sette volte, di cui l'ultima tre/quattro anni fa». 

I danni alla Caffetteria del Centro (foto Attalmi)
I danni alla Caffetteria del Centro (foto Attalmi)

Pessimo risveglio anche per Farid dell'omonimo Kebab in via di Reggiana, a cui è stato spaccato il vetro (già sistemato in tarda mattinata) fra le 7 e le 8. In questo caso, come mostrato dalle telecamere di sorveglianza, non con un tombino, bensì con una pietra. Il ladro, arrivato in bicicletta, ha portato via quel che restava del fondo cassa, ossia qualche centinaio di euro. In totale, il danno per Farid sfiorerà i 1.000 euro. «Non ce la faccio più, per favore basta», è il messaggio lanciato dallo sconsolato titolare dell'attività. 

Francesco Bocchini