LAURA NATOLI
Cronaca

Evaso dalla Questura, 10 agenti dello Sco a caccia del latitante

La direzione centrale anticrimine a Prato per rintracciare Jang Bobo, il cinese scappato dagli uffici della squadra mobile giovedì scorso. Il gip ha disposto il carcere per lui e per la sua compagna per il possesso della droga

L’esterno della Questura di Prato (Foto Attalmi)

L’esterno della Questura di Prato (Foto Attalmi)

Prato, 15 luglio 2025 – Sono arrivati dieci agenti della direzione centrale anticrimine (Sco) da Roma per dare la caccia al latitante che venerdì scorso è riuscito a sfilarsi le manette e a scappare dalla Questura. A chiedere l’intervento dello Sco, che affiancherà i colleghi della squadra mobile di Prato, è stata la procura di Prato dopo la rocambolesca fuga di Jang Bobo, cinese di 38 anni, arrestato, insieme alla compagna, per il possesso di 500 grammi di shaboo e ketamina. La fuga dalla Questura risale a giovedì scorso quando l’uomo si trovava con la compagna in attesa in un corridoio al terzo piano della Questura.

Secondo quanto emerso, Jang Bobo avrebbe divelto una presa della corrente dal muro approfittando della distrazione degli agenti e avrebbe inciso le manette con una lama di acciaio riuscendo a liberarsi. Sarebbe poi sceso al piano terra e avrebbe scavalcato un cancello guadagnandosi così la fuga e lasciando la compagna al terzo piano. Sabato scorso la donna è comparsa di fronte al gip Tesi, assistita dall’avvocato Alessandro Fantappiè, e avrebbe dichiarato di non sapere nulla dell’attività di spaccio gestita dal compagno.

Il gip ha però disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi per il possesso della droga. Durante l’udienza l’avvocato Fantappiè ha rinunciato alla difesa di Jang Bobo mantenendo solo quella della compagna. La donna è finita a Sollicciano mentre di Jang Bobo se ne sono perse le tracce. Motivo per cui la procura ha chiesto l’intervento dello Sco anche perché si tratterebbe di un “pericoloso criminale”.

La sua storia è davvero singolare. Jang Bobo è in Italia da clandestino da una decina di anni. Ha a suo carico tre ordini di espulsione dal questore di Milano, di Firenze e di Torino (sembra che per non essere rimpatriato si sia rotto volontariamente un piede nel cpr di Potenza). In più aveva il divieto di dimora nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. In realtà, è stato trovato a Prato a gestire i suoi traffici come se nulla fosse. A suo carico ci sono una quindicina di processi pendenti. Nel febbraio del 2024, durante una perquisizione, fu trovato in possesso di circa 20 grammi di metanfetamina, di un coltello a serramanico, di una pistola semiautomatica marca Amadini Sandro, modello Sentry, calibro 45, con 5 colpi in argento inseriti, di varie armi bianche (due macheti, un pugnale e quattro coltelli), di una fiamma ossidrica artigianale, di un trapano a manovella, di due piedi di porco di 60 centimetri e di una tenaglia.

“Dai suoi telefoni sono emersi una serie di contatti e interlocuzioni che hanno permesso di appurare come l’indagato fosse un punto di riferimento per quella parte della comunità cinese che si dedica allo smercio di sostanze stupefacenti, avvalendosi di collaboratori che provvedono al confezionamento e alla loro consegna, nonché per la compravendita di documenti contraffatti anche di abbigliamento e di accessori di lusso verosimilmente provento di furto”, ha spiegato il procuratore Luca Tescaroli in una nota. All’epoca la procura chiese l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere ma il gip dispose solo il divieto di dimora. La procura fece ricorso al Riesame ottenendo la custodia in carcere ma la parola fine è stata messa dalla Cassazione solo il 3 luglio scorso con il rigetto del ricorso dell’indagato. La squadra mobile lo ha rintracciato giovedì per l’applicazione della misura e, nel frattempo, ha trovato la droga (shaboo e ketamina). Lo ha così arrestato insieme alla compagna, unica per ora finita in carcere per il possesso della droga. Peccato che anche questa volta sia riuscito a farla franca con una evasione dalla Questura degna di un film di azione.