REDAZIONE PRATO

Elettricista folgorato. Condannati i due titolari e disposte provvisionali

Due anni per Angelo e Alberto Novelli per la morte di Gianni Gesualdi. Sospensione della pena subordinata alla liquidazione in favore delle parti civili .

Il sopralluogo dei tecnici del dipartimento di prevenzione dell’Asl al «Tortellove»

Il sopralluogo dei tecnici del dipartimento di prevenzione dell’Asl al «Tortellove»

Sono stati condannati a due anni con la sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento delle provvisionali disposte dal giudice nei confronti delle parti civili. Si è chiuso così il processo di primo grado a carico di Angelo e Alberto Novelli, padre e figlio, titolari della "Novelli impianti" di Montale, ritenuti responsabili della morte sul lavoro di Gianni Gesualdi, elettricista di 49 anni folgorato, il 19 luglio 2022, mentre lavorava a una quadro elettrico della cappa della cucina del ristorante "Tortellove" di via Tinaia, in centro a Prato.

Il giudice Francesca Del Vecchio, nella sentenza, ha disposto la sospensione della pena subordinata al pagamento delle provvisionali: 80.000 euro nei confronti della vedeva, 50.000 ciascuno per i genitori e 30.000 euro a testa per le due sorelle. Inoltre ha rinviato la quantificazione del risarcimento in sede civile. La famiglia di Gesuali si è costituita parte civile, assistita dagli avvocati Stefano Belli e Alessandra Favi.

Il pm in udienza aveva chiesto una pena a un anno e 8 mesi per il padre, Angelo, e a tre anni per il figlio, Alberto, in quanto presente al momento del tragico incidente e preposto alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

La difesa dei due imputati (avvocati Massimo Nitto e Eva Betti) aveva fatto leva sul fatto che la ditta "Novelli impianti" si occupa della fornitura dei quadri elettrici per le cappe delle cucine ma non realizza l’allaccio della corrente. Quindi Gesualdi, il giorno dell’incidente, avrebbe dovuto solo collegare il quadro elettrico alla cappa della cucina che è risultata essere sotto tensione. In realtà, secondo quanto ricostruito dalla procura, Gesualdi rimase folgorato mentre stava realizzando l’allaccio elettrico. Qualifica che non rientrava nelle sue mansioni. Anche la Novelli Impianti è stata condannata in qualità di responsabile civile.

Laura Natoli