MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Strattonò dipendente. Messa alla prova per ex dirigente Pro Gest

Il macchinista cadde, perdendo i sensi. Ieri l’esito dal tribunale .

Il provedimento nei confronti di un dirigente di 67 anni dell’impresa di Altopascio

Il provedimento nei confronti di un dirigente di 67 anni dell’impresa di Altopascio

Richiesta di messa alla prova, nel secondo filone di inchiesta (nel primo si dovrà stabilire se ci sono state minacce ai dipendenti, con audizione dei testimoni), per un ex dirigente dell’azienda Pro Gest di Altopascio. Il giudice, dottor Nerucci, pm dottor Dello Iacono, ha rinviato a novembre per elaborazione del programma e per consentire il risarcimento alle parti civili che si erano costituite. Probabilmente l’imputato non andrà a processo. Si è dibattuto ieri mattina in Tribunale la vicenda che ha riguardato un dirigente di 67 anni dell’impresa del settore cartotecnico.

La storia risale al febbraio del 2024, quando l’allora direttore generale dello stabilimento altopascese che fa parte della holding veneta, ebbe una discussione con un dipendente di 37 anni, con mansione di secondo macchinista, difeso dall’avvocato Ilenia Vettori. Il dirigente sfilò dalla tasca dell’operaio una spatola "pulisci bobine", contestando al lavoratore che quell’attrezzo avrebbe dovuto stare custodito nell’apposita fondina fornita dalla ditta, aggiungendo: "Se non ti va bene rivolgiti all’ispettorato del lavoro".

Poi gli intimò di seguirlo in ufficio dove, secondo l’accusa, il direttore strappò all’addetto le radio cuffie con cui comunicava con gli altri dipendenti. L’operaio, vista la sua temporanea assenza, aveva infatti chiesto il cambio turno, perché il macchinario a cui era addetto non si poteva fermare. Quel movimento brusco fece cadere a terra il macchinista che picchiò la testa sul pavimento, perdendo i sensi.

Si è configurato il reato di lesioni personali: il trentasettenne, soccorso, venne giudicato guaribile in venti giorni per trauma cranico non commotivo. Sul posto intervennero anche i carabinieri di Altopascio.

Massimo Stefanini