REDAZIONE PRATO

Droga nel circolo, tre arresti

Il locale sequestrato dalla squadra mobile. Quattro mesi di indagini con le telecamere nascoste. "Flusso imponente di droghe"

Il pm Lorenzo Gestri e il procuratore Giuseppe Nicolosi Foto Attalmi

Prato, 5 giugno 2019 - Si è conclusa con l'arresto di tre cittadini cinesi da parte della squadra mobile di Prato, guidata da Gianluca Aurilia, l'operazione antidroga "Acqua allegra" con un blitz in un circolo privato culturale cinese in via Caduti sul Lavoro al Macrolotto. I tre sono stati fermati in esecuzione di altrettanti ordini di carcerazione emessi dal gip su rischiesta della procura, in relazione al reato di favoreggiamento all'assunzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L'attività investigativa ha riguardato un circolo privato culturale che i gestori cinesi avevano trasformato in un locale notturno, destinato a feste private, a cui partecipavano donne orientali che intrattenevano i clienti con abituale consumo di sostanze stupefacenti. L'operazione ha permesso di sequestrare sostanze stupefacenti come ketamina per circa 50 grammi, ecstasy per circa 6 grammi e marijuana per circa 2 grammi. Quattro dei cittadini cinesi identificati nel locale verranno segnalati amministrativamente alla prefettura quali assuntori di droghe. In tutto all'interno del circolo c'erano una cinquantina di persone di cui 22 sono risultate clandestine. La squadra mobile ha tenuto sotto controllo il locale  - con telecamere nascoste - per circa quattro mesi riscontrando come nel circolo venisse permesso il consumo di droghe. A volte i clienti le portavano da soli, a volte venivano fornite dai gestori. La procura, il fascicolo è affidato ai pm Lorenzo Gestri e Carolina Dini, ha contestato un reato particolare, la messa a disposizione per adibirlo all'uso di stupefacenti. Secondo quanto riferito dagli inquirenti il flusso di droga dentro il locale era imponente.   Nessun addebito viene mosso al proprietario italiano dell'immobile e al presidente del circolo, un italiano che, probabilmente, faceva da prestanome. A quest'ultimo saranno mosse le contestazioni amministrative.