Donatello è tornato a casa. Le formelle del pulpito, il capitello e la capsella di Maso di Bartolomeo hanno ripreso il proprio posto all’interno del Museo dell’Opera del Duomo. I capolavori del patrimonio artistico pratese sono stati in tour per oltre un anno e mezzo e sono stati ammirati a Firenze, Berlino e Londra, all’interno della grande (e bellissima) mostra dedicata a Donatello e al Rinascimento. Ieri mattina le opere sono arrivate dall’Inghilterra direttamente in piazza Duomo su un camion e sono state ricollocate nel loro tradizionale allestimento. Il ritorno avviene in tempo per i giovedì di luglio, durante i quali il Museo dell’Opera del Duomo sarà aperto al pubblico in orario serale fino a mezzanotte, con quattro appuntamenti fra musica, danza e libri che si svolgeranno nel chiostro.
Ricordiamo che al Museo dell’Opera del Duomo è esposto il parapetto del pulpito esterno della cattedrale, ideato e realizzato da Donatello e dalla sua bottega tra il 1434 e il 1438 per le ostensioni solenni della Sacra Cintola di Maria, la preziosa reliquia simbolo della città, custodita a Prato da oltre otto secoli. Accanto è possibile ammirare l’originale del capitello in bronzo del pulpito, fuso nel 1433 da Michelozzo e Maso di Bartolomeo. Sono opera di Donatello il disegno e parte del modellato del geniale capitello, caratterizzato dalla suggestiva invenzione di motivi classici. Collegata alla Sacra Cintola è anche la capsella di Maso di Bartolomeo, un capolavoro assoluto di oreficeria realizzato per contenere la reliquia fino al 1633.
"Firenze, Berlino e Londra hanno ospitato tre mostre molto importanti, tre manifestazioni che, direttamente o indirettamente, hanno fatto conoscere Prato nel mondo della cultura e del turismo – spiega il direttore Claudio Cerretelli –, adesso dobbiamo continuare a far conoscere ancora di più anche ai pratesi le nostre bellezze e il nostro ricco patrimonio".