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Don Sergio lascia la parrocchia: "E’ stata una bella esperienza"

Il sacerdote è stato richiamato in Campania. Per due anni ha guidato la chiesa di Santa Maria del Rosario

Don Sergio lascia la parrocchia: "E’ stata una bella esperienza"

A settembre don Sergio Cristo lascerà la parrocchia di Santa Maria del Rosario a Poggio a Caiano per tornare ad Acerra (Napoli), nella sua diocesi. La comunicazione il sacerdote l’ha data durante la messa domenicale anche se fra i fedeli era già trapelata questa decisione che ha lasciato un po’ di amarezza. Don Sergio è arrivato a Poggio il 1° agosto 2021 alla chiesa di Santa Cristina in Pilli come collaboratore di don Cristiano D’Angelo, poi il 4 febbraio 2022 ha fatto l’ingresso in Santa Maria del Rosario. Don Sergio si può dire ha portato a Poggio il colore e il calore partenopeo e col tempo è riuscito a farsi apprezzare.

"Sono un sacerdote in prestito da Acerra – spiega don Sergio – con mandato di due anni, rinnovabile ma il vescovo ha necessità in diocesi e così mi ha richiamato".

Don Sergio il 19 giugno festeggerà i 15 anni di sacerdozio: "Sono stati anni belli e significativi, ho potuto fare varie esperienze in parrocchie e 10 anni come cappellano in carcere in Campania. Diciamo che nel mio cammino ho conosciuto parrocchie ricche e parrocchie molto povere. Qui in Toscana sono stato accolto con tanto affetto anche se all’inizio non è stato facile, le difficoltà le ho avute".

La parrocchia di Santa Maria del Rosario conta circa 4.500 abitanti, qui si fanno pochi matrimoni religiosi all’anno e circa 4 o 5 funerali ogni mese.

"Inizialmente – aggiunge il sacerdote – ho trovato una gestione della parrocchia un po’ come una "proprietà privata", i giovani mi hanno dato le chiavi dei locali dopo 6 mesi, quindi ho rappresentato il cambiamento". Tante le iniziative portate avanti dal parroco in questi anni nei quali si è fatto apprezzare da tutti.

"Mi sono adoperato per la promozione di nuove attività – ha proseguito – come il cenacolo dello Spirito Santo, l’accoglienza della comunità dei giovani neocatecumenali, l’adorazione eucaristica il giovedì e la chiesa sempre aperta: quest’ultimo cambiamento ha suscitato interesse. Infine, ho ristrutturato l’oratorio di via Leone X, attrezzato a giardino, spazio giochi e preghiera che ho voluto dedicare a monsignor Risaliti, una figura quasi dimenticata ma alla quale i poggesi sono rimasti legati. La spesa per l’oratorio ha superato i 30.000 euro ed è stata completamente pagata. Ho effettuato i lavori che erano necessari in canonica e in chiesa. Lascio una situazione economica in attivo e ho creato il consiglio per gli affari economici mentre al consiglio pastorale ho preferito ascoltare tutti, non un gruppo ristretto di persone perché in chiesa ci deve essere posto per tutti. Infine, posso dire di aver lavorato bene con le amministrazioni comunali dei sindaci Puggelli e Palandri. Mi è mancata la vicinanza con la comunità presbiteriale, alla quale ero abituato, ma qui in Toscana c’è meno comunità fra sacerdoti. Ringrazio tutti per l’accoglienza e questi due anni insieme".

M. Serena Quercioli