SILVIA BINI
Cronaca

Dogaia, sopralluogo di Mazzetti: "A lavoro per risolvere i problemi. Ma è sbagliato fare allarmismi"

La deputata di Forza Italia riferirà al viceministro Sisto: "Lo Stato non si è arreso, ci sono delle criticità". Tra le proposte: sostegno psicologico, manutenzioni e una accelerazione sulle nomine dei dirigenti.

Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia al carcere della Dogaia ieri mattina per un sopralluogo alla struttura

Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia al carcere della Dogaia ieri mattina per un sopralluogo alla struttura

"No, lo Stato non si è arreso". A dirlo è Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia, al termine della visita effettuata ieri al carcere della Dogaia. Una visita istituzionale che arriva in un momento particolarmente delicato per la struttura penitenziaria, tornata sotto i riflettori della cronaca per una serie di criticità e denunce, non ultime quelle legate ai casi di maltrattamenti avvenuti in anni passati e oggi oggetto di approfondimento da parte della magistratura.

La tensione intorno alla casa circondariale è riemersa con forza nelle ultime settimane, anche per effetto dell’inchiesta della procura su presunti abusi nei confronti di alcuni detenuti. Episodi riferiti ad anni passati, in particolare al periodo 2020-2023, ma che hanno riacceso l’attenzione mediatica e spinto molte forze politiche a prendere posizione.

Mazzetti, che relazionerà direttamente al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, ha voluto però offrire un punto di vista più pragmatico. "Ci sono state notizie drammatiche – ha detto – ma alcune risalgono addirittura al 2020 o al 2023. Non si capisce perché vengono tirate fuori proprio adesso, come a voler alimentare allarmismo. Bene che la procura faccia le sue verifiche, ma si lavora ogni giorno per risolvere i problemi. Al carcere di Prato, si stanno cercando di risolvere i problemi organizzativi, con azioni chiare e con un approccio costruttivo".

Secondo la deputata, il personale della Dogaia "sta facendo il massimo, come sempre", nonostante una carenza di organico di circa il 20%, in linea con la media nazionale. Al momento, ha ricordato, sia il direttore sia il comandante sono in missione e non operano in modo continuativo nella struttura, una situazione che rende necessario accelerare sulle nomine. Tra le priorità indicate delle quali si farà portavoce col governo: manutenzione ordinaria, utilizzo dei fondi già stanziati per l’efficientamento e un rafforzamento del sostegno psicologico, rivolto non solo ai detenuti ma anche agli operatori penitenziari.

"Mi è stato assicurato - ha dichiarato - un maggior impegno anche sul fronte della prevenzione. Potenziare il supporto psicologico può essere di grande aiuto". Il nodo del sovraffollamento, sottolinea Mazzetti, al momento non si presenta come emergenziale, anche se circa la metà della popolazione detenuta è di origine straniera, elemento che – insieme alla carenza di organico – contribuisce a rendere più complessa la gestione. Infine, un’apertura verso il mondo imprenditoriale: "Cercherò di coinvolgere di più le imprese pratesi. Il lavoro – ricorda la parlamentare – può essere una vera fonte di riscatto, anche attraverso sedi distaccate da attivare all’interno del carcere".

Il messaggio, è chiaro: serve concretezza. E serve tenere alta l’attenzione.

Silvia Bini