Di scena Nottuari E i lati oscuri della realtà

Da giovedì a domenica al Teatro Fabbricone spettacolo di Condemi sui racconti horror di Ligotti.

Di scena Nottuari  E i lati oscuri   della realtà
Di scena Nottuari E i lati oscuri della realtà

Per esplorare i lati oscuri del reale facendo sbiadire le linee di confine dal sogno all’incubo in un ipnotico vagare, il giovane talento di Fabio Condemi arriva a Prato al Fabbricone da giovedì a domenica 12 marzo con lo spettacolo Nottuari, ispirato ai racconti di uno tra i maggiori scrittori contemporanei di weird e horror come Thomas Ligotti, una produzione Teatro Metastasio in sinergia con Teatro di Roma, Lac di Lugano, Teatro Piemonte Europa, ed Emilia Romagna Teatro Ert (spettacoli come di consueto feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30). Per la prima volta la scrittura di Thomas Ligotti sale in scena attraverso la cifra drammaturgica e registica di Condemi, che traspone questa "narrativa del mistero" costruendo lo spettacolo come una sorta di galleria d’arte, alla ricerca della rappresentazione dell’orrore che permea il reale e le esistenze. Una grande installazione labirintica di spazi mutevoli: teche, dedali, corridoi, ingressi, zone buie, porte segrete, macchine e nastri che scorrono a vuoto, in cui è il nostro rapporto con il mistero a essere messo in mostra. La complessa partitura di architetture e ingranaggi abita la scena – con le ipnotiche composizioni musicali di Paolo Spaccamonti e l’eclettica drammaturgia dell’immagine di Fabio Cherstich – evocando la sensazione di vivere in un incubo affollato di atmosfere inafferrabili e paesaggi distorti.

La scrittura scenica di Condemi dispiega, così, una raccolta di racconti notturni all’insegna dell’horror e dell’insolito, lasciando emergere, invece, la scrittura letteraria di Ligotti, senza darne spettacolo, ma restituendone le incrinature oscure con cui si insinua negli spiragli della fragilità umana per inquietare la realtà. Su questa traccia, lo sfondo diventa protagonista e i personaggi appaiono figure indistinte, sole e fragili, in balia di allucinazioni che stravolgono la loro percezione della realtà e ne demoliscono le impalcature della coscienza, fino a essere condotti faccia a faccia con l’incubo.