Da via San Fabiano a via Mazzini La rabbia dei residenti per le auto

Stasera assemblea al circolo Orsetti per discutere dei problemi dell’area intorno a piazza Sant’Agostino. Chi abita invece vicino a San Marco ha protocollato in Comune una raccolta firme con 300 adesioni.

Da via San Fabiano a via Mazzini  La rabbia dei residenti per le auto

Da via San Fabiano a via Mazzini La rabbia dei residenti per le auto

Prima il dialogo fra commercianti e residenti per fare il punto sulle criticità di via San Fabiano e piazza Sant’Agostino, poi il questionario on line per individuare le soluzioni gradite alla maggioranza di coloro che lavorano o vivono in zona. Adesso l’assemblea pubblica. E’ fissata per stasera alle 21 al circolo Orsetti in via del Filippino in centro storico la riunione promossa da residenti e commercianti alla presenza dell’assessore Giacomo Sbolgi (che detiene la delega al centro storico). Un incontro per spiegare tutte le preoccupazioni della zona e per cercare di avviare un percorso condiviso di riqualificazione. Le segnalazioni su cosa non va in questa porzione di centro storico erano già state raccolte proprio da La Nazione. Il primo tema era quello delle automobili: in troppi bucano la ztl diurna, transitando ad alta velocità dalla piazza e da via San Fabiano. Problema che poi diventa esponenziale di sera, quando l’accesso è libero a tutti. Qui una delle ipotesi proposta dai residenti è stata quella di fare presidiare l’area con una telecamera. L’idea è quella di spostare il varco elettronico che oggi si trova in piazza Sant’Elisabetta, e anticiparlo di qualche metro, a protezione anche di piazza San Domenico. Il traffico peraltro non è un problema soltanto in via San Fabiano, se è vero che in questi giorni è stata protocollata in Comune la petizione con 300 firme promossa dai residenti per chiedere di migliorare la circolazione in via Mazzini. Anche in questo caso eccesso di velocità e conseguente pericolosità stanno a cuore ai cittadini che abitano nella via.

Tornando in via San Fabiano, il secondo nodo da risolvere era quello della sosta selvaggia. Come raccontato dai residenti, le automobili vengono lasciate ovunque: davanti ai portoni, nei punti dove vige il divieto di sosta, in porzioni di strada più strette impedendo così il transito delle altre auto. Qui la base di partenza nella riflessione saranno i futuri 30 posti auto che scaturiranno dalle nuove case in fase di costruzione a ridosso delle mura, in prossimità dell’ingresso dei giardini di via Curtatone. "Bisogna comprendere quali sono le richieste e quali sono le esigenze – spiega Sbolgi –. In questo modo potremo come Comune dare delle linee di indirizzo per quel nuovo parcheggio pubblico. Poi le possibilità sono molteplici, anche in considerazione dell’assenza di marciapiede lungo via San Fabiano: si può immaginare l’installazione di fioriere, oppure di elementi a protezione delle abitazioni. Ogni discorso è comunque prematuro: prima bisogna comprendere se c’è una maggioranza di posizioni che è predominante sulle altre".

Stefano De Biase