REDAZIONE PRATO

Da Prato a Trieste: caricava cinesi clandestini

Era partito in auto da Prato, direzione Trieste, per ‘prelevare’ tre suoi connazionali cinesi, due donne e un uomo. I...

Era partito in auto da Prato, direzione Trieste, per ‘prelevare’ tre suoi connazionali cinesi, due donne e un uomo. I...

Era partito in auto da Prato, direzione Trieste, per ‘prelevare’ tre suoi connazionali cinesi, due donne e un uomo. I...

Era partito in auto da Prato, direzione Trieste, per ‘prelevare’ tre suoi connazionali cinesi, due donne e un uomo. I tre orientali erano arrivati in Italia in Italia con un altro passeur, un ucraino che li aveva caricati in auto in Croazia. In un paio d’ore erano a Trieste e la consegna del ‘capitale umano’ al cinese di Prato doveva avvenire vicino alla stazione ferroviaria. Il viaggio illegale sarebbe proseguito, con tutta probabilità verso Prato dove i tre sarebbero finiti a lavorare presumibilmente nel distretto illegale. Ma il piano è andato storto: all’appuntamento si è presentata anche la Polizia di Stato, che ha arrestato in flagrante entrambi i trafficanti. A dare la notiza è il Piccolo di Trieste. Cinese e ucraino, entrambi con precedenti, sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Proprio il cinese partito da Prato era stato seguito da un’auto civetta della polizia che non lo ha mai perso di vista e in collaborazione con i poliziotti triestini lo ha poi arrestato, assieme all’ucraino. L’altra mattina, spiega Il Piccolo di Trieste, i due indagati si sono presentati in tribunale, assistiti dai rispettivi difensori, per l’udienza di convalida. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, accogliendo la richiesta del pm.

A luglio un altro cinese a cui nel 2022 era stato notificato un avviso orale emesso dal Questore di Prato era stato fermato a Padova dagli agenti della Squadra Volante, in zona stazione: con lui a bordo c’erano altri due passeggeri, anch’essi cinesi. E a suo carico c’era anche un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Trieste il 28 aprile. Perché anche questo cinese di professione faceva il ‘passeur’. Un ‘corriere’ di vite umane, di ingressi irregolari che poi finiscono per andare a perdersi nell’ombra del distretto parellelo.