Covid, Prato di nuovo la città con più casi d’Italia

Con i 103 contagi di mercoledì superata Taranto in testa alla classifica. Il sindaco: "Giani ha tutti gli strumenti per fare la scelta giusta"

Personale sanitario

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Prato, 22 aprile 2021 - L’epidemia è in stallo: il numero dei nuovi contagi sempre troppo alto, l’ospedale Santo Stefano sottoposto a una pressione leggermente inferiore ai giorni procedenti, le strutture di cure intermedie sempre al completo. Insomma, servono ancora prudenza e attenzione, perché i 103 nuovi casi positivi registrati ieri hanno di nuovo portato Prato al primo posto in Italia delle province con il peggiore tasso di incidenza: 305 casi settimanali ogni centomila abitanti, seguita da Taranto con a 302 (che fino a ieri era prima) e da Napoli a 273 casi.

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Tutto questo mentre al Santo Stefano si sonno verificati due dei 31 decessi registrati in Toscana: si tratta di un uomo e di una donna, entrambi di 83 anni residenti nel Comune di Prato. Così le vittime della pandemia salgono in provincia a quota 487, mentre i contagi complessivi si avvicinano pericolosamente ai 20.000: per l’esattezza 19.723. A Prato ieri i nuovi contagi sono stati 79, 3 casi a Cantagallo, 5 a Carmignano, 5 a Montemurlo, 3 a Poggio a Caiano, 6 a Vaiano e 2 a Vernio.

A cinque giorni dall’ingresso della provincia in zona arancione, l’ospedale registra un primo leggero calo di pazienti Covid in arrivo al pronto soccorso. E così ieri in area medica i 154 letti erano tutti occupati mentre in terapia intensiva i ricoverati erano 18 a fronte dei 20 posti disponibili. Al completo la rsa La Melagrana con 42 degenti e anche il Pegaso con 58 pazienti. Il vecchio ospedale contava 22 ricoverati a fronte di 23 posti letto. In totale i ricoverati per Covid sono 294.

E se l’epidemia pare frenare da qualche giorno a livello toscano - ieri i nuovi contagi erano 936 - e i ricoveri diminuire, tanto da far pensare ad un prossimo ingresso in zona gialla per tutta la regione, la situazione pratese è di segno contrario. La nostra provincia risulta infatti ancora quella con il tasso di notifica più alto con 7.672 casi per 100.000 abitanti, seguita da Pistoia (7.021) e Pisa (6.440).

"Se il presidente Giani deciderà venerdì di passare tutta la Toscana, e anche Prato, in giallo, ne prenderò atto e mi rimetterò alle sue scelte. D’altra parte il governatore ha una visione più ampia della con tutti i dati a disposizione", dice il sindaco Matteo Biffoni in attesa del tavolo tecnico regionale che si svolgerà domani.

"Non mi oppongo a quell’eventuale scelta e non spingo in altra direzione: dico solo che la situazione è pesante e che bisogna continuare ad essere cauti e prudenti". Biffoni, pur riconoscendo che la pressione sull’ospedale è leggermente migliorata, continua a ribadire la sua posizione: "Se la Regione dice che ci sono le condizioni per tornare in zona gialla, ne prendiamo atto. Bisogna essere il più cauti possibile perché siamo vicini alla definzione di un percorso e una volta che si riparte non voglio tornare indietro".