Toscana zona gialla: nuovo colore possibile, ecco l'Rt e gli altri dati

Con il 26 aprile potrebbero tornare in attività i ristoranti (ma solo con posti all'aperto)

Controlli

Controlli

Firenze, 21 aprile 2021 - La Toscana potrebbe tornare in zona gialla da lunedì 26 aprile. Si attende ovviamente la decisione di venerdì, quella della cabina di regia e del Ministero della Salute, che assegnano settimanalmente i colori con le rispettive restrizioni per le norme anti covid.

Bollettino covid Toscana

Colori regioni, ecco chi spera nella zona gialla

Ma adesso la Toscana ci spera davvero, visti anche i numeri. E il ritorno in giallo porterebbe una serie di riaperture molto attese: i ristoranti, nei quali potremmo tornare a sederci, ma solo nei posti all'aperto.

image
image

Con tutta una serie di accortezze e regole, tra cui il tassativo uso della mascherina. Una situazione in evoluzione: il condizionale insomma resta d'obbligo ma, dopo settimane difficili, potrebbe davvero arrivare un primo step delle riaperture. 

L'indice di contagio Rt

L'indice di contagio Rt della Toscana è attualmente sotto l'1. Un dato importante, uno dei numeri che possono riportare la Toscana in zona gialla. Ricordiamo che con un Rt equivalente o superiore a 1 una regione va in zona arancione, mentre con Rt superiore a 1.25 la regione va in zona rossa. 

Il tasso di positività

Altro dato importante riguarda il numero dei positivi settimanali ogni centomila abitanti. Attualmente la zona rossa scatta ai 250 positivi settimanali ogni centomila abitanti. Attualmente la Toscana è a 198, un dato quindi molto al di sotto della soglia della zona rossa. Al momento però ci sono incertezze: non è chiaro infatti quale sia il tasso di positività che fa scattare la zona gialla. Su questo il Comitato tecnico scientifico dovrebbe dare un chiarimento nelle prossime ore. Intanto è sicuro che la zona rossa è scongiurata per quanto riguarda questo dato. 

Ricoveri covid in Toscana

Per quanto riguarda un altro dato fondamentale, ovvero quello dei ricoveri, la Toscana è borderline: i numeri sono attualmente al limite, anche se negli ultimi giorni diversi posti in ospedale si sono liberati ed è iniziata una discesa che ora gli addetti ai lavori sperano che continui. La Toscana in questa terza ondata ha raggiunto il picco di ricoveri, 1999, il 7 aprile. Nella seconda ondata a novembre era stato invece raggiunto il picco massimo assoluto di ricoveri per coronavirus, con 2128 posti letto occupati. 

Anche il dato dei vaccini ha un peso

Per valutare il colore di una regione la cabina di regia e il Ministero della Salute prenderanno in considerazione anche la campagna vaccinale e come quest'ultima progredisce in ogni singolo territorio regionale. Anche qui c'è da capire quale parametro inerente ai vaccini verrà preso in considerazione: dovrebbe essere quello delle dosi usate e anche su questo la Toscana, dopo un inizio stentato, non sarebbe messa male. 

Le date: i nuovi colori dal 26 aprile

La road map dei colori delle regioni è questa: venerdì 23 aprile il Ministero della Salute deciderà sui nuovi colori. Lunedì 26, per le regioni che saranno in zona gialla, scatterebbero le riaperture di una serie di esercizi commerciali e per quei luoghi di aggregazione che in questo ultimo anno sono rimasti pressoché sempre chiusi. Tra queste i ristoranti, dove si tornerebbe a pranzo e a cena a sedere, ma soltanto in queli locali che possono mettere a disposizione spazi all'aperto.

Il coprifuoco

Qualunque sarà il colore della Toscana, sembra rimanere comunque il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Un provvedimento iniziato ormai diversi mesi fa ma che al momento non verrà cambiato dal Governo. Serviranno almeno un paio di settimane per poterlo ridurre. Non tutti hanno accolto con favore questa inflessibilità del Governo. Alcuni presidenti di Regione, come Toti della Liguria, affermano che l'attuale coprifuoco è incompatibile con le riaperture. 

Le regioni in possibile zona gialla

sarebbero 13 le Regioni che possono aspirare alla zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Tutte avevano gia' venerdì scorso l'indice Rt sotto 1.