REDAZIONE PRATO

Coltellate al torace nella taverna di casa

La donna, cinese di 40 anni, si è tolta la vita nella taverna della sua casa in via Banti mentre il resto della famiglia stava riposando

La Scientifica sul posto (foto Attalmi)

Prato, 24 giugno - Si è tolta la vita nella taverna della sua casa, un bella villetta a schiera in via Anna Banti a Grignano. La donna ha agito quando tutta la famiglia – il marito e tre figli – si trovavano in casa a riposare. Una fine terribile che per ore ha tenuto tutti col fiato sospeso: la donna aveva molte ferite di arma da taglia tanto da poter sembrare un omicidio ma man mano che il tempo passava è apparso subito chiaro che è stata lei, quarantenne cinese con una bella famiglia e un marito imprenditore benestante, ma afflitta da una grave depressione da circa due anni, a compiere l’estremo gesto. E’ stata la squadra mobile, diretta dal vicequestore Francesco Nannucci, a sciogliere ogni dubbio insieme al sostituto procuratore, appena trasferito a Prato, Lorenzo Buscaglia, alla polizia scientifica e al medico legale fatto arrivare sul posto. 

L’allarme è scattato intorno alle 17 di ieri quando il marito della donna l’ha cercata in casa. Era distesa a pancia sotto sul divano della taverna. Sembrava dormisse ma quando l’uomo l’ha scossa e girata per svegliarla ha visto il sangue dappertutto. In terra, accanto al corpo, c’era il coltello da cucina in ceramica usato per uccidersi. Subito è stato allertato il 118 che ha inviato un’ambulanza della Misericordia col medico che non ha potuto altro che constatarne la morte. Sul posto sono arrivati anche i servizi funebri dell’associazione di volontariato. La donna ha tentato di tagliarsi le vene del polso sinistro, poi si è pugnalata più volte al torace fino alla morte.  Il marito è un noto imprenditore cinese nel settore dell’abbigliamento. Un paio di anni fa fu fermato dalla guardia di finanza con 150mila euro in contanti.

Laura Natoli