REDAZIONE PRATO

Cofil, 50 anni di successi "La forza dei dipendenti"

La filatura al traguardo del mezzo secolo. Fondata da Nello Corrieri, ora 94enne I figli: "Il segreto? Organizzazione del lavoro e investimenti nei macchinari"

Cinquant’anni di attività e un fatturato in crescita anche con la pandemia. Il segreto? Organizzazione del lavoro e investimenti sui macchinari. E’ la Cofil di Montemurlo che ha festeggiato con i suoi 150 dipendenti, i fornitori, i clienti e gli amici questo traguardo. Nata a Montemurlo nel 1971, fondata da Nello Corrieri (oggi 94enne non disdegna di fare ogni tanto un salto in fabbrica), l’azienda era in via Michelangelo, poi si è trasferita in viale dell’Agricoltura e infine nella sede attuale di via dell’Artigianato. Oggi la Cofil è guidata da Federico e Massimo Corrieri, due dei quattro figli di Nello e produce filati per tessuti, per maglieria e aguglieria: dalla maglieria per abbigliamento ai tessuti per arredamento e i loro prodotti sono venduti per il 60% in Italia e per il 40% come export.

"A Prato sono rimaste poche filature – racconta Federico Corrieri – che lavorano come conto terzisti, perché serve molta specializzazione. La nostra crescita è riconducibile agli ultimi 1520 anni e direi questo: è il personale che fa la differenza. E’ difficile trovare operai specializzati e formare nuove leve, ma bisogna credere in quello che si fa e investire nei macchinari".

Nel 2020 con il primo lockdown l’azienda è rimasta chiusa due mesi ma non ha registrato cali di fatturato: dai 36 milioni del 2019 è salita ai 38 milioni del 2020. "Il pronto moda – aggiunge Corrieri – ha avuto un balzo in avanti fra giugno e luglio 2020 con le riaperture e per il semplice fatto che l’anno scorso si è registrata meno importazione dei prodotti di fabbricazione asiatica. In questi anni non ci siamo mai fermati, con investimenti incentrati sulla valorizzazione del territorio e delle capacità professionali dei nostri dipendenti e collaboratori e abbiamo incrementato il nostro parco macchine mantenendo quel lustro che storicamente appartiene al nostro distretto".

La Cofil è uno degli esempi di applicazione dell’economia circolare: limitare gli sprechi e recuperare materia prima per creare qualcosa di nuovo. "Lavoriamo ogni giorno – conclude Corrieri – per cercare di ridurre il nostro impatto ambientale, il design sostenibile è ormai parte fondamentale della nostra mission. Il progetto si chiama Grow Green e alcuni dei nostri filati sono prodotti con materiali di scarto provenienti esclusivamente dal nostro ciclo produttivo". Di recente il sindaco di Montemurlo Simone Calamai ha visitato la Cofil e portato i saluti dell’amministrazione.

M. Serena Quercioli