
Una volante della Polizia in una foto d'archivio
Prato, 10 maggio 2015 - Esasperato dai rumori e dall’ennesima notte poco tranquilla, un residente del centro storico, nella zona di piazza del Collegio, intorno all’una ha sparato due colpi a salve in aria per cercare di ottenere silenzio.
E' successo tutto nella notte fra sabato e domenica, appena dopo l’una, quando un equipaggio della polizia è stato inviato in via Cicognini in seguito ad una segnalazione che riferiva di danni alla vetrata di un negozio provocati da alcuni giovani che poi si erano dati alla fuga a bordo di una Citroen.
Arrivati sul posto gli agenti hanno cominciato a raccogliere alcune testimonianze sulla vicenda, quando all’improvviso hanno sentito distintamente provenire dalle vicinanze due colpi di arma da fuoco in rapida successione. Facendo molta attenzione, gli agenti alla fine sono riusciti a risalire all’autore. Si tratta di un trentaseienne pratese residente della zona che ha ammesso di aver imbracciato uno dei suoi fucili da caccia (tutti regolarmente detenuti) e di aver esploso in aria due cartucce a salve.
L’uomo, secondo la versione della polizia, ha spiegato agli agenti di «essere esasperato dai frequenti e rumorosi schiamazzi notturni». L'altra notte, in particolare, è stato gettato a terra e frantumato un vaso ornamentale di fiori proprio davanti alla sua abitazione.
I poliziotti hanno sequestrato i due bossoli ormai vuoti e caricati a salve ed hanno preso a scopo preventivo anche gli 8 fucili da caccia, una pistola e le 1394 cartucce possedute dal trentenne (era tutto regolare). L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose.
La polizia non si è fermata qui. Grazie alle verifiche sulla targa dell’auto su cui si erano allontanati i giovani autori del precedente danneggiamento alla vetrata del negozio di via Cicognini, gli agenti sono riusciti in poco tempo a rintracciare il veicolo. Hanno interrogato il conducente, un giovane pratese, che ha ammesso di aver assistito all’atto vandalico ed ha fornito indicazioni utili a rintracciare l’autore dei danni, un diciannovenne pratese. Il ragazzo è stato chiamato in questura ed ha spiegato di aver tirato un calcio alla vetrata senza avere però l’intenzione di romperla. Spiegazione che non gli è bastata per evitare la denuncia in stato di libertà per il reato di danneggiamento aggravato.
«Ero a letto, ero tornato da circa un’ora. Ho sentito tante urla e dei colpi sulla persiana verde della mia casa che dà sulla strada, poi un altro colpo forte sulle mura di casa, tremava tutto. Credevo che volessero entrare dentro». Così l’uomo che ha sparato in centro spiega perché, l’altra notte, ha deciso di prendere il fucile ed esplodere due colpi a salve. «Sono un cacciatore, le mie armi sono regolari. Ho preso due cartucce a salve, che sono come due petardi, ed ho sparato da dentro la mia proprietà, col cancello chiuso e verso l’alto perché temevo che mi volessero entrare in casa. Ho saputo dopo che era arrivata già la polizia e che si trattava di ragazzini. Questa è una zona tranquilla, ma quando ti toccano la proprietà... Io praticamente li avevo in camera da letto, i rumori erano fortissimi». Il trentenne aggiunge di aver agito «solo per paura» e sottolinea: «Non lo rifarei, sono una persona tranquilla che ha sempre rispettato la legge. Non ho puntato il fucile contro nessuno e non volevo far male a nessuno. Ma ero con la mia ragazza, in casa, a dormire. Ho sentito quei rumori forti così vicino e ho pensato che qualcuno volesse fare del male a me».