REDAZIONE PRATO

Renato Cecchi si candida a sindaco. "Il mio obiettivo è svegliare Prato"

La proposta dell’84enne industriale tessile postata su Facebook

Renato Cecchi (foto Attalmi)

Prato, 14 maggio 2016 - LO SPIRITO e la grinta non gli mancano. Un calcio alla carta d’identità che segna 84 anni e Renato Cecchi, titolare della Rifinizione Santo Stefano, simbolo del distretto pratese, è pronto a mettersi in gioco candidandosi a sindaco di Prato. Si parla della primavera del 2019, ma lui, intanto, ci pensa. La candidatura è corsa su Facebook dove ha manifestato la sua intenzione di candidarsi a primo cittadino. Senza tanti giri di parole e dritto al punto.

«Ora che mi sto avvicinando alla pensione – ha scritto – sto meditando se alle prossime elezioni posso candidarmi a sindaco di Prato. Voglio consultarmi con alcuni amici, fare una piccola indagine. Il mio obiettivo è la rinascita di Prato nell’eccellenza del tessile e altro”. Nonostante la crisi, le frizioni nei rapporti con l’Unione industriale e qualche tirata d’orecchie ai politici, il cuore di Cecchi ha sempre battuto forte per il tessile, senza rassegnarsi a vedere la città appannata e poco convinta. Insomma, l’ipotesi di una candidatura sembra poggiata tutta sulla voglia di darsi daffare per risvegliare la città. Forte il richiamo a mettersi insieme, a lavorare uniti per il bene comune. Anche l’agosto di un anno fa, proprio a La Nazione confessò che “gli si stringeva il cuore” a vedere come altre realtà, e fece l’esempio di Sassuolo e Carpi, nonostante una crisi insidiosa, fossero sopravvissute per la capacità di coesione dentro e fuori dal lavoro. E negli anni, senza peli sulla lingua Cecchi ha sempre detto la sua.

Ora scrive sul social network che vorrà consultarsi con gli amici, capire che aria tira se, insomma, la sua autocandidatura può trovare consensi. Intanto, resta la rotta: non mollare, impegnarsi, stare sempre svegli, pronti a fare. E magari anche scombussolare un po’ le carte della politica.

m.c.