Roberto Cirillo, 51 anni, con il cane Cicci: sono inseparabili (Foto Attalmi)
Prato, 5 giugno 2022 - Si chiama Cicci ed un piccolo meticcio che con i suoi 24 anni è diventato il cane dei record. Nero, orecchie dritte e un maglioncino bianco per proteggere il pelo che con l’età ha iniziato a mancare, Cicci è la mascotte di Narnali. Nel quartiere lo conoscono tutti. E come potrebbe essere altrimenti. Il suo padrone, Roberto Cirillo, 51 anni, dipendente di un’azienda di trasporti, parla di Cicci come di uno di famiglia. "Pensare di separarmi da lui per me è impossibile", dice. "Una volta sola l’ho lasciato dalla mia compagna, dopo poche ore sono tornato a prenderlo. Siamo come una cosa unica noi due". Cicci è con Roberto Cirillo ormai da 17 anni e in precedenza ha avuto altri padroni. La sua storia è un po’ complicata, ma del resto non è un cane come gli altri. "L’ho preso quando aveva già sette anni", racconta Cirillo.
"E’ un animale sanissimo non è mai stato dal veterinario. Una volta mangiò il veleno per topi, ci dissero che non sarebbe sopravvissuto un giorno e invece eccolo qui. Un’altra volta è stato investito da un’auto: il cane non si trovava più dopo l’incidente. Credevo davvero che fosse morto. Poi l’ho ritrovato legato a un palo che saltava". Cicci ha una tempra forte e non sarebbe potuto essere altrimenti visto che è arrivato all’età di 24 anni. Un record se si pensa che il cane vivente più anziano del mondo inserito nel Guinness dei primati è un toy fox terrier di 22 anni. Cicci lo supera di gran lunga, ma nel Guinness non è mai potuto entrare perché non ha alcun libretto ufficiale che testimonia la sua vera età. Solo chi lo ha conosciuto in questi lunghi anni può testimoniare che il primato sia suo.
"Il figlio del mio cane ha già 20 anni, sembra incredibile. Sono una razza davvero longeva", dice Roberto. "Ci sono tante persone che lo hanno conosciuto nel corso del tempo e che possono testimoniare la sua età, ma non ho nessun documento ufficiale, anche perché la sua storia è un po’ travagliata e io sono il suo quarto padrone". Cicci è un cane indipendente, non ama la compagnia ed è molto schivo. Probabilmente è anche questo - perché no - il segreto della sua età da record. Oltre ad avere una caratteristica buffa: da quando è nato starnutisce, tanto che tutti nel quartiere lo riconoscono da questa particolarità.
"Sono gli altri cani che gli vanno vicino, di solito, ma lui invece si allontana. Non gli piace proprio fare amicizia", sorride il padrone. "Ama stare in casa ed è un animale molto indipendente. Gli lascio il mangiare nella sua ciotolina e lui si gestisce in autonomia. La sera quando torno dal lavoro mi aspetta, quando arrivo lo trovo sempre alla porta. Dormiamo in camera insieme, lui ha il suo cuscino al quale adesso che fa caldo preferisce il pavimento fresco". Cicci porta naturalmente i segni dell’età: il pelo non è più quello di un tempo tanto che è costretto ad indossare una specie di cappottino che lo protegge. Anche la vista non è più quella di un tempo, così come i denti che stanno iniziando a cedere. L’età si fa sentire per tutti. "Complessivamente sta bene ma ovviamente l’età è quella che è", racconta Roberto.
"E poi da un po’ di tempo ha iniziato a perde l’orientamento. A volte mentre cammina si ferma all’improvviso senza sapere più dove andare. Ora devo stare un po’ più attento a lui, anche perché non riesco a immaginare come farò quando non sarà più qui con me. Vivo da solo, quindi siamo io e lui: una coppia inseparabile ormai". Chissà se Cicci raggiungerà il record imbattuto del cane più anziano mai registrato nella storia, titolo che appartiene a un pastore australiano di nome Bluey, morto all’età di 29 anni e 5 mesi il 14 novembre 1939. Tutto è possibile. E anche se il suo record non risulterà mai in un documento ufficiale, è la storia che conta. E quella di Cicci, cane saggio e anziano, è davvero bella.