L’accatastamento dei camini continua a suscitare preoccupazione in vallata, anche se la seconsigliera regionale Ilaria Bugetti (Pd) rassicura sulle multe: per ora non ci saranno. Non è l’unico problema, come hanno evidenziato martedì in una dura nota i tre sindaci della vallata, protestando con la Regione per non essere stati coinvolti e sottolineando come per gli anziani possa essere un grave ostacolo dover accatastare camini e stude solo tramite una piattaforma online. Un problema evidenziato dal consigliere di minoranza a Cantagallo Lorenzo Santi, che ha scritto al sindaco per chiedere "di consentire ai soggetti che non hanno Spid e computer o hanno difficoltà a recarsi a Firenze di ottemperare all’obbligo tramite, ad esempio, una semplice comunicazione al Comune dove questi impianti si trovano". Non solo, Santi chiede al sindaco di attivarsi e "sollecitare la Regione ad applicare la delibera secondo modalità che tengano conto dei soggetti digitalmente fragili e delle effettive condizioni della qualità dell’aria". E ancora: "Come farà un ottantenne di Fossato, Luicciana o Migliana a rispettare l’obbligo? Ennesima follia targata Pd".
Le paure di Santi vengono confortate da una nota della consigliera regionale Ilaria Bugetti. "Ho chiesto all’assessora Monni – spiega – e all’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) di predisporre una comunicazione puntuale, rivolta in particolare ai Comuni e a tutti i cittadini, per chiarire che non ci saranno sanzioni, per consentire a tutti di mettersi in regola e per esplicitare le tempistiche".
"Intanto – prosegue Bugetti – voglio tranquillizzare tutti: come affermato dalla stessa assessora Monni, la procedura non ha una finalità sanzionatoria, visto che anche nel caso di controlli verrà data la possibilità di mettersi in regola sul momento, senza che siano fatte multe. Infatti la delibera prevede comunque la possibilità di procedere, senza incorrere in sanzioni, all’accatastamento entro e non oltre 30 giorni dalla data del controllo. Le procedure sono rapide, semplici e accessibili a tutti anche tramite un numero verde che fornisce assistenza. In generale, non c’è dubbio che ci sia stato un difetto di comunicazione e di coinvolgimento delle amministrazioni locali. E a questo si può e si deve rimediare il prima possibile. Anche perché una buona iniziativa, cioè quella di creare un ’catasto’ dei camini e delle stufe per meglio comprendere i dati sull’inquinamento atmosferico e intervenire con nuove misure, non può essere inficiata da una scarsa comunicazione".