Camerata, gran finale. Al concerto conclusivo il talento di Beatrice e un tributo a Busoni

Giovedì al Politeama si chiude la stagione "Il piacere della scoperta". Ospite speciale la giovane pianista De Maria, pratese e figlia d’arte. Sul podio Jonathan Webb. Una dedica ai 160 anni della Croce Rossa.

Camerata, gran finale. Al concerto conclusivo il talento di Beatrice e un tributo a Busoni

Camerata, gran finale. Al concerto conclusivo il talento di Beatrice e un tributo a Busoni

Finale di stagione per la nostra Camerata. Il concerto conclusivo è in programma giovedì alle 21 e si aprirà con un omaggio a un grande musicista toscano scomparso un secolo fa, Ferruccio Busoni, un visionario nel rinnovamento musicale del Novecento che ebbe per patria il mondo. Oggi lo si ricorda soprattutto come sommo pianista e autore di meravigliose trascrizioni della musica di Bach, lavori che ebbero un’importanza capitale nella divulgazione di quell’imprescindibile eredità musicale. Compositore mosso da un instancabile spirito di sperimentazione, Busoni fu anche filosofo della musica e in questo ruolo fu una delle grandi coscienze critiche del Novecento. La tenerissima Berceuse élégiaque, composta in memoria della madre, è uno dei capolavori di questo grande creatore, tenuta a battesimo da Gustav Mahler a New York nel suo ultimo concerto come direttore d’orchestra, pochi mesi prima della morte. Con questo concerto il direttore Jonathan Webb aggiunge un altro capitolo al progetto d’esecuzione di tutte le Sinfonie di Sibelius, guidando la Camerata alla conquista di uno dei lavori più amati e importanti del compositore finlandese, la Quinta Sinfonia. Sottoposta a ben due revisioni dopo la prima esecuzione del 1915, la partitura è il frutto di un severo lavoro di autocritica e di ricerca nel rinnovamento della forma musicale, sintetizzato meravigliosamente in una metafora creata dal compositore stesso: "È come se Dio avesse fatto cadere dei pezzi di mosaico dal pavimento del suo palazzo celeste e mi avesse chiesto di ricostruirlo".

Un altro grande scandinavo, Edvard Grieg, è rappresentato in questo ultimo programma da una delle sue pagine più popolari e da sempre nel cuore degli appassionati di musica, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra. La freschezza di questo capolavoro si addice perfettamente alla fisionomia artistica e alla grazia della giovane interprete chiamata ad eseguirlo, Beatrice De Maria, pratese e figlia d’arte, da sempre appartenente alla grande famiglia della Camerata.

Il concerto del 9 maggio, che chiude la stagione intitolata Il piacere della scoperta, sarà dedicato ai 160 anni della Fondazione della Croce Rossa Italiana i cui membri saranno ospiti speciali del foyer del teatro e della serata. Prima del concerto al Ridotto del teatro il consueto Club delle 18.45, la guida all’ascolto tenuta da Alberto Batisti sul programma della serata a ingresso libero. Sulle principali piattaforme di streaming (Spreaker e Spotify) è disponibile il podcast dello stesso Batisti sul concerto: con passione e competenza il direttore artstico illustra i motivi per cui non si potrà assolutamente mancare l’occasione di essere presenti (i podcast sono realizzati in collaborazione con Rete Toscana Classica). I biglietti si possono acquistare al botteghino del Politeama o attraverso il canale Ticketone.it.