CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Calvana, è salvo il cavallo Daniele. Lasciato dal branco perché zoppo, il puledro brado ora riceve le cure

La sua salute nei giorni scorsi aveva allarmato i volontari dell’associazione che monitora gli equini in Vallata

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Valbisenzio, 21 marzo 2024 – E’ stato recuperato Daniele, cavallo che vive allo stato brado in Calvana, le cui condizioni nelle scorse settimane avevano allarmato i volontari dell’associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana che da anni fanno il monitoraggio degli equini selvaggi del gruppo montuoso.

"Daniele è un puledro di due anni – spiega la presidente dell’associazione, Agnese Santi – e si chiama così perché l’anno in cui è nato abbiamo assegnato nomi che iniziano con la D, adesso ad esempio siamo alla F. Aveva delle difficoltà a camminare e pensavamo che fosse in dispersione, quel fenomeno in cui i babbi allontano i figli dal branco, ma pareva se la cavasse.

Invece qualche giorno fa abbiamo notato che stava deperendo e la zoppia era peggiorata. Quindi abbiamo organizzato il recupero, con i nostri volontari, i vigili del fuoco e la polizia provinciale. Ha un’infezione all’articolazione del ginocchio, causata da un trauma, ma i primi accertamenti sono andati bene e ci sono i presupposti per operarlo".

Daniele è figlio di Loris, che viene dal branco di Loriano: le dinamiche della vita dei branchi vengono attentamente studiate dall’associazione, che racconta sui suoi social le storie dei cavalli selvatici che popolano i monti della Calvana. Come quella di Gambatorta "che è diventato il simbolo della resilienza e della Calvana", ci dice la Santi, rassicurando che il cavallo – che continua ad appoggiarsi (e a sopravvivere) su una frattura calcificata – sta bene e frequenta altri scapoli dopo la morte dell’amico inseparabile, Pietro, che l’aveva protetto fino ad allora.

"Pietro è morto in modo quasi romantico – racconta la Santi, che smentisce così le prime voci su una potenziale predazione da parte di lupi – addormentandosi dolcemente. Gambatorta è rimasto a vegliarlo a lungo, poi se n’è andato".

Ma di storie la Calvana ne racconta molte, come quella di Neri, il primo dei cavalli "salvati" dall’associazione che ha recuperato dopo numerosi interventi l’uso della zampa fratturata, o come quella di Candy, la puledrina ipovedente che è stata curata ed è riuscita a recuperare, parzialmente, la vista o come la nascita di tre puledrini negli ultimi mesi, documentata da molte immagini.

Claudia Iozzelli