Prato calcio, la nuova era è già iniziata. Appello al "tessuto economico"

Commini presenta il cda: "La città risponda al nostro impegno per far tornare grandi i colori biancazzurri"

Il nuovo patron dell’Ac Prato, l’imprenditore romano Stefano Commini

Il nuovo patron dell’Ac Prato, l’imprenditore romano Stefano Commini

Prato, 3 luglio 2021 - «Ci piacerebbe far diventare Prato una piccola Empoli, come modello calcistico di riferimento. Ben sapendo che questa città ha enormi potenzialità in più rispetto al bacino empolese. Ci servirà però il sostegno di tutti, tifosi, imprenditori, istituzioni. Aiutateci a far tornare grandi i colori biancazzurri". Esordisce con un cambio di marcia deciso la nuova proprietà del Prato, rappresentata ieri nella prima conferenza ufficiale dopo l’insediamento (1° luglio) dall’imprenditore romano Stefano Commini e dal direttore generale Ivan Reggiani. E i tifosi presenti hanno dimostrato di gradire, rilanciando con la proposta di organizzare una festa in centro per la presentazione della squadra. Per ora è stato definito il nuovo consiglio di amministrazione, formato da Commini (presidente) e da tre figure di fiducia.

Nel nuovo cda figurano Alessandro Capobianco, incaricato di tenere d’occhio i conti economici, Nicole Reggiani, figlia di Ivan, responsabile marketing, e l’avvocato Federico Scaletta. "Ci piacerebbe aggiungere nel cda una figura pratese. Valuteremo nei prossimi mesi la risposta della città a questo cambio epocale, dopo 42 anni di gestione della famiglia Toccafondi – spiegano Commini e Reggiani –. Intanto abbiamo lavorato per il restyling del logo, per chiudere con lo sponsor tecnico (dovrebbe essere Nike, ndr ) e presentarci alla manifestazione di interesse per la gestione del Lungobisenzio. Parteciperemo anche alla procedura negoziata vera e propria. A chi non credeva in noi, rispondiamo che stiamo costruendo un’ottima società con un grande presente e un radioso futuro".  

Le risposte sulla parte tecnica restano nebulose. Nessuno si sbilancia, evidentemente mancano gli accordi nero su bianco. Di sicuro il ds Raffaele Pinzani e l’allenatore Aldo Firicano non saranno confermati, rimarrà lo staff di magazzinieri, custodi, addetto stampa e segretario. Allenatore: voci parlavano di Massimo Bagatti, negli ultimi due anni alla guida del Legnago Salus, portato in C nel 2020. Ma la pista sarebbe tramontata.

Altri ‘rumors’ parlano di contatti con un grande ex Prato (da giocatore e allenatore delle giovanili), peraltro pratese, come Luigi Pagliuca che ha allenato in D a Ponsacco e Viareggio. "Non credo ci sarà bisogno di un direttore sportivo. In base all’allenatore e allo staff, saremo in grado di occuparci delle trattative – spiega il dg Reggiani –. Stiamo cercando di allestire una rosa per competere al vertice. Vogliamo sposare la linea giovane ma di qualità. Ci sono tanti giocatori interessanti, abbiamo avuto la piena disponibilità a collaborare da grandi club professionistici. La storia del Prato e il suo appeal sono ben diversi rispetto a qualsiasi altra società di D e anche rispetto a molte di C". Uno degli obiettivi è ricostruire il settore giovanile: il Prato inizierà con 3-4 squadre iscritte ai campionati provinciali, oltre alla Juniores nazionali.

«Non è facile ripartire da zero. Il Comune ha rispettato per il momento le promesse e sta facendo i lavori al Lungobisenzio – conclude Commini –. Lo faremo tornare la casa del Prato, riportando gli uffici e lanciando una campagna di marketing. Il tempo delle scuse è finito, la musica è cambiata. Mi aspetto che Prato risponda e ci sostenga. Parlo ai tifosi, ma anche all’economia della città. Solo così riusciremo a raggiungere grandi traguardi insieme".  

Leonardo Montaleni