Mannori è da record. Presidente di giuria in tutte le prove su strada

Francesca Mannori, avvocato pratese, sarà presidente di giuria alle Olimpiadi di Parigi 2024 per le quattro prove su strada del ciclismo, un traguardo storico per la prima donna a ottenere tale incarico.

Presidente di giuria alle Olimpiadi di Parigi 2024 in tutte e quattro le prove su strada del ciclismo: in linea e cronometro sia maschile che femminile. Si tratta della prima volta in assoluto che una donna conquista una simile designazione e a centrare il record è un commissario internazionale pratese. Parliamo di Francesca Mannori, 51 anni, residente a Carmignano, avvocato per una società che gestisce i diritti di proprietà intellettuale. Mannori non è nuova alle prime volte, d’altronde il suo palmares è un continuo elenco di riconoscimenti internazionali e di nuove sfide vinte. Nel 2022, ad esempio, è stata la prima presidente di giuria al Tour de France, mentre l’anno scorso è stata la volta del Giro d’Italia dove è stata scelta come giudice Var. Un incarico per niente banale quest’ultimo, visto che si tratta di visionare dodici telecamere per l’arco di tutta la tappa, verificando traiettorie, scie e comportamenti di tutti i corridori in gara. Insomma, ben altra roba rispetto al calcio, dove c’è un più semplice rettangolo di gioco e dove a correre sono ‘solo’ in 22. Adesso arriva l’incarico più ambito di tutti, e mai raggiunto prima da nessuna donna, quelle Olimpiadi in programma da venerdì 26 luglio (esattamente fra tre mesi) a domenica 11 agosto a Parigi. La passione per il ciclismo viene da lontano per Mannori, e nasce sulla scia dell’amore per questo sport del padre Antonio, giornalista e speaker alle corse.

Francesca diventa giudice nazionale nel 1998, quindi poco più che ventenne. Poi nel 2010 il grande salto, diventando giudice internazionale. Da qui inizia una lunga scalata verso ogni record in rosa. Traguardo che ora si arricchisce della presidenza di giuria alle Olimpiadi di Parigi, e che arriva dopo avere guidato un’altra grande classica, o per meglio dire la Regina delle classiche del ciclismo: la 121ª edizione della Parigi – Roubaix. Intervistata da La Nazione dopo l’annuncio che avrebbe guidato la giuria nel Tour de France, Mannori non aveva nascosto la propria emozione: "Il Tour è il sogno di tutti: dei corridori, ma anche dei commissari di gara". Per poi raccontare il suo amore per il ciclismo: "All’inizio per me era Saronni contro Moser e così sono cresciuta, accanto a mio padre. A vent’anni sono diventata giudice Fci, ho fatto la giudice in moto, ho già una lunga carriera internazionale alle spalle. Ora il Tour de France è la sfida più grande, diversa da tutto il resto". Nei giorni della nomina per il Giro di Francia per Mannori non c’era nemmeno lontanamente l’idea di potere guidare la giuria alle Olimpiadi sempre nel paese d’Oltralpe, una sfida differente ma altrettanto affascinante. Il commissario internazionale pratese a Parigi romperà il ghiaccio praticamente fin da subito. Sabato 27 luglio è infatti in programma la cronometro individuale sia maschile che femminile. Sabato 3 agosto sarà invece la volta della prova su strada maschile Elite. Il giorno dopo toccherà alle donne. Ricordiamo che la corsa in rosa vedrà una sfida su un percorso di oltre 120 chilometri, quella maschile vedrà il circuito ripetersi per oltre 200 chilometri complessivi.

Sdb