Tempo scaduto per chi vuole gestire lo stadio Commini è (probabilmente) l’unico candidato

Il patron del Prato mantiene la promessa e si presenta alla manifestazione di interesse. Il Comune non può rivelare se ci sono altri pretendenti

di Leonardo Montaleni

Ci sono pretendenti per il Lungobisenzio. Quanti siano non si sa, ma l’importante è che qualcuno si è fatto avanti. L’avviso esplorativo per le manifestazioni di interesse alla concessione della gestione dello stadio - i cu i termini si chiudevano ieri alle 13 - non è andato deserto. E già questo è un passo avanti per il futuro delll’impianto di via Firenze. Di sicuro agli uffici del Comune è arrivata la candidatura del nuovo patron del Prato, l’imprenditore romano Stefano Commini, che ha dato seguito a quanto aveva dichiarato nei giorni scorsi inviando tramite pec il suo interessamento martedì mattina. "Lo avevamo detto e abbiamo mantenuto la parola data", spiega Commini. "Aspettiamo che venga pubblicata la procedura negoziata per arrivare alla gestione della struttura e, in caso di aggiudicazione, speriamo di poter prendere le chiavi del Lungobisenzio il prima possibile . In caso contrario, cosa che non mi auguro, dovremo cercare un altro campo sportivo".

Il Comune per evitare irregolarità nelle procedure non fornisce informazioni sull’esito dell’avviso esplorativo. Quindi impossibile sapere quante manifestazioni di interesse siano state presentate entro le 13 di ieri. Si può però fare qualche fondata supposizione. Se da una parte, infatti, l’interessamento di Commini era palese e dichiarato, è altrettanto vero che di sicuro il Prato 2000, l’altra società che qualche mese fa aveva mostrato un reale interesse a disporre dello stadio di via Firenze, non ha partecipato all’avviso esplorativo. In città nessun’altro soggetto, ente o società sportiva ha mai alzato la mano pubblicamente per candidarsi a gestire la struttura, peraltro inutilizzata ormai da quasi quattro anni. Difficile, per non dire quasi impossibile, quindi, che altri soggetti locali abbiano manifestato il proprio interesse per gestire una struttura comunque assai dispendiosa come oneri di gestione ordinaria, solo in parte utilizzabile in un primo momento, fuori scala e fuori budget per le reali esigenze e necessità della quasi totalità delle realtà sportive pratesi Nel 2019, in occasione della precedente manifestazione di interesse non vincolante, si fece avanti soltanto la Zenith Audax, che poi non diede però seguito al quel proposito, disinteressandosi del bando per la gestione, poi andato deserto. Molto improbabile al tempo stesso (anche se non eludibile a priori) che qualcuno da fuori Prato abbia messo il Lungobisenzio nel mirino. Insomma, a conti fatti quella di Stefano Commini e del Prato del futuro potrebbe essere l’unica candidatura ufficiale arrivata al Comune. Ora la palla passa nuovamente agli uffici comunali, che dovranno predisporre il bando di gara vero e proprio per arrivare alla concessione della gestione della struttura, ossia procedere con una procedura negoziata che preveda la presentazione di un’offerta per la gestione rivolgendosi a chi si è presentato alla manifestazione di interesse.

L’aggiudicazione sarà determinata sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che è una combinazione fra il prezzo e la qualità delle offerte pervenute. L’obiettivo rimane quello di tentare in ogni modo di chiudere la partita entro fine luglio. A margine va detto anche, ma solo per onor di cronaca, che la partecipazione alla manifestazione di interesse di Commini (o di altri) non è vincolante, quindi poi andrà comunque concretizzata con l’effettiva partecipazione al ‘bando’ per la gestione.