Il Prato di Commini ripartirà senza Firicano

Reggiani sarà il nuovo direttore generale e spiega: "Cerchiamo un allenatore esperto. Per la rosa sto valutando un centinaio di giocatori"

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Ivano Reggiani sarà il nuovo direttore generale del Prato. A confermarlo è Stefano Commini, nuovo patron della società biancazzurra, convinto proprio da Reggiani a intraprendere questa nuova avventura sportiva. E’ il primo tassello ufficiale del mosaico biancazzurro che dovrà comporsi, a partire dal primo luglio, con l’insediamento effettivo della nuova proprietà e con la nomina del consiglio di amministrazione. Nel Cda figureranno, oltre allo stesso Commini, anche almeno altre due figure di fiducia dell’imprenditore romano e dello stesso Reggiani, che nel frattempo si sta occupando della parte sportiva. La prima quasi certezza (ma manca l’ufficialità) è che la nuova proprietà non ripartirà con Aldo Firicano come allenatore in panchina, malgrado il buon percorso fatto nel finale di stagione, probabilmente per dare un segno di discontinuità netto col recente passato. "Sto valutando i profili di un centinaio di giocatori, fra giovani e meno giovani. L’obiettivo è fare una squadra molto competitiva per giocare il prossimo campionato di serie D", spiega Reggiani. "Il profilo per la panchina sarà quello di un allenatore esperto che ha già vinto la categoria in passato o che ha comunque già lottato al vertice di questo difficile campionato". Sui nomi vige ancora il massimo riserbo. Nel corso della prossima settimana, oltre al passaggio formale della nomina delle cariche del consiglio di amministrazione, la nuova dirigenza dovrebbe procedere prima di tutto a contattare lo staff esistente per eventuali riconferme e iniziare a parlare con i giocatori. "Di sicuro il segretario sarà ancora Leonardo Calistri. Ci sono poi una serie di calciatori di proprietà del Prato che sicuramente abbiamo intenzione di valorizzare nella maniera migliore per noi e per loro", spiega Reggiani. "Una base di partenza composta di una decina di elementi su cui lavorare a partire dalla rosa attuale c’è. Nelle nostre intenzioni vorremmo inizialmente fare una rosa di una trentina di nomi, da sfoltire poi successivamente dopo il ritiro, in base alle indicazioni del tecnico. Nelle prossime settimane presenteremo anche il nuovo sponsor tecnico".

Facendo una rapida rassegna non è difficile capire che i giovani provenienti dal vivaio, come il difensore Cecchi e i centrocampisti Kouassi e Carli, che hanno già alle spalle buona esperienza in serie D, potrebbero essere un punto di partenza da cui iniziare. Vale lo stesso per i rientranti Calosi (attaccante) e Noferi (terzino). Per quanto riguarda i giovanissimi Del Greco e Casati, aggregati quest’anno alla prima squadra, si troverà il modo di valorizzarli e farli giocare da protagonisti con continuità in serie D, con o senza la maglia biancazzurra. Passando ai giocatori esperti, Giampà ha ancora un anno di contratto e dovrebbe essere uno dei pilastri della difesa. Stesso discorso potrebbe valere per Calamai e Spinosa, ma serve ovviamente l’ok dei diretti interessati. Di sicuro non rientrano nei piani della nuova dirigenza né il laterale Tomi, né l’attaccante Napoli, e pare difficile che il parco attaccanti non sia stravolto quasi in toto.

Leonardo Montaleni