
"Verdi Carlo, età ventotto anni, locandiere, residente a Roncole, ci ha presentato un bambino di sesso maschile nato il giorno dieci del corrente mese alle ore otto di sera da lui dichiarante e da Luisa Uttini, filatrice, sua sposa ed ha dichiarato di volergli dare il nome di Giuseppe Fortunino Francesco". Dieci ottobre 1813: buon compleanno Joseph Fortunin Francois Verdi! Questo è il certificato di nascita di Giuseppe Verdi (atto 307), redatto in francese dall’ufficiale dello stato civile del Comune di Busseto, Dipartimento del Taro, territorio annesso da Napoleone. Gianni Novelli, presidente dell’associazione "Perché Verdi Viva" non dimentica la data di nascita di Verdi. " La copia anastatica numerata di questo storico certificato, fa parte della donazione di documenti verdiani ora proprietà del Comune di Prato – ricorda –: entro l’anno verrà inaugurata la prima sezione della mostra permanente curata da Chiara Martini negli spazi della scuola Verdi-Palazzo della Musica; nell’occasione del 10 ottobre, l’associazione ha pensato di "donare" ai propri soci, come ricordo, copia di questo suggestivo documento". Ricordando anche che nel 2016, proprio il "10 del 10 alle ore 10" l’associazione realizzò un incontro-spettacolo su Verdi al Conservatorio San Niccolò con gli studenti, grazie all’impegno di Cristiano Zani, amico improvvisamente scomparso, e che tanto si era impegnato per l’istituto pratese. "A lui vogliamo dedicare questa nostra iniziativa", dice Gianni Novelli. Ma se il 2021 è l’anno del 700° di Dante è anche quello del 120° di Verdi, "e una associazione come la nostra – aggiunge Novelli - non poteva perdere l’occasione di far incontrare i due grandi simboli della nostra Italia".
Ardua impresa mettere insieme il laico Verdi e l’illuminato Dante: ci si proverà il 14 dicembre al Politeama Pratese con "Il canto di Dante" una rappresentazione teatrale (musica, canto e immagini), che l’amministrazione comunale intende combinare con l’inaugurazione della mostra "Verdianamente". Una sorpresa. Lo spettacolo su Dante-Verdi si concluderà con un brano che il maestro Franco Bettiol (foto), compositore pratese, ha scritto per l’occasione. "Lavoro da anni a questa musica – spiega –. Sono stato allievo di Franco Cioci, di recente scomparso, amico e docente, cui la Camerata tra l’altro ha dedicato un ricordo nel suo programma delle celebrazioni dantesche. Sono commosso e credo che nella mia modesta musica per Dante ci sia traccia della grande umanità del mio maestro".