REDAZIONE PRATO

Botte all’anziana madre: arrestate

Due sorelle hanno trascinato per i capelli e preso a pugni la donna, 80 anni, che è finita al pronto soccorso

Botte, pugni sul volto, ingiurie ripetute verso la madre anziana. Due sorelle di Montemurlo (rispettivamente di 54 e 41 anni) sono state arrestate dai carabinieri con la grave accusa di aver maltrattato la madre di 80 anni.

Il provvedimento di arresto, eseguito dai militari della tenenza di Montemurlo, è stato emesso dal Tribunale di Prato a fronte di un ultimo e gravissimo episodio che si è verificato domenica scorsa, quando le due figlie avrebbero trascinato l’anziana madre per i capelli, per poi colpirla al volto con pugni di violenza tale da provocarle un’emorragia ad un occhio.

Lesioni per le quali l’anziana era stata medicata dai sanitari del pronto soccorso che poi l’avevano dimessa giudicandola guaribile con prognosi sette giorni.

Le indagini condotte dai carabinieri hanno consentito di segnalare immediatamente l’accaduto alla magistratura e quindi permettere l’arresto. Non è la prima volta che le figlie hanno usato violenza contro la donna. Già in passato l’ottantenne era stata vittima di condotte violente da parte delle figlie tanto che lo scorso febbraio era intervenuto un primo provvedimento cautelare nei loro confronti che aveva imposto loro il divieto di avvicinamento alla madre, poi revocato solo per consentire visite estemporanee, ma ancora efficace nella parte che ne vietava la coabitazione continuativa. Alle due figlie però era ancora fatto divieto di coabitare in modo continuativo con l’anziana madre. Nonostante il divieto imposto dal giudice le due donne avevano deciso di far rientro a casa della madre. Un fatto accertato dalle indagini e dagli accertamenti dei militari.

Ed è stata proprio l’inottemperanza a questa misura di divieto, unita al grave episodio di domenica scorsa, a far scattare il provvedimento di arresto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, infatti, le due figlie si erano arbitrariamente insediate nuovamente a casa della madre. Proprio per evitare il ripetersi dei maltrattamenti il giudice ha emesso un ulteriore provvedimento, disponendo gli arresti domiciliari in altro luogo.

Silvia Bini